mercoledì, Luglio 30, 2025
HomeCronaca"Lasciata sola per 6 ore''. La denuncia di una paziente al pronto...

“Lasciata sola per 6 ore”. La denuncia di una paziente al pronto soccorso del Cto

Da sola e senza alcun supporto al pronto soccorso, mentre alcuni problemi cardiaci le rendevano difficoltoso il respiro.  È quanto denuncia sarebbe accaduto nei giorni scorsi all’ospedale Cto di Napoli a Vincenza (il nome è di fantasia).

Premessa: l’intento di quest’articolo non è affatto quello di screditare il personale medico del Centro Traumatologico Ortopedico, che fa parte dell’Azienda Ospedaliera dei Colli con il Monaldi e il Cotugno, ma semplicemente quello di ascoltare il racconto di una paziente (e una cittadina).

Il racconto

Vincenza afferma a InterNapoli: «Quando ho effettuato il primo accesso al pronto soccorso del Cto, attorno alle 4.30 del mattino, sono rimasta completamente da sola. Alla postazione non c’era nessuno mentre aspettavo un controllo agli enzimi cardiaci, vista la mia difficoltà a respirare. Attorno a me, dopo queste analisi, non era rimasto nessuno nè personale medico nè altri pazienti. Sono rimasta fuori sino alle 8. Gli unici presenti erano le guardie giurate. Successivamente si è presentata un’altra persona mentre forse dentro c’erano delle visite, chissà». L’attesa, assicura la donna, «si è protratta per tantissimo tempo, un’infinità sino alle 11.30. Sono rimasta sola per 6 ore nella sala di attesa tranne che per rari momenti». 

Le uniche eccezioni a cui fa riferimento Vincenza riguardano i momenti in cui «mi sono sottoposta all’emogas e quando mi si è stato prelevato il sanuge. Sono rimasta da sola a gestire la mia tachicardia – insiste Vincenza – Avevo un formicolio e un bruciore al cuore, riferito più volte, con 160 di pressione massima e 110 di pressione minima. Sono andata in ospedale dopo un consulto la guardia medica, mica di mia iniziativa visti anche i problemi del passato. In quella situazione, se avessi avuto un infarto non se ne sarebbe accorto nessuno lì al pronto soccorso».

Il litigio

Vincenza aggiunge anche altri dettagli di quello che sarebbe stata la sua giornata di Passione. «Una dottoressa arrivata al mattino mi ha rinfacciato i miei tre ingressi al Pronto Soccorso del Cto dicendomi anche: “Forse si è innamorata di qualche medico?”. La mia cartella clinica era conosciuta, visti i problemi cardiaci che il mio corpo aveva già manifestato in precedenza avendo avuto una sepsi renale, uno choc anafilattico mi ha procurato un edema polmonare, uno scompenso cardiaco» conclude Vincenza, ritornata a casa soltanto l’indomani e con tanta amarezza nell’animo, stando quanto dichiarato. «Non si tratta così una paziente. I medici vanno rispettati e tutelati, ma anche per i pazienti vale lo stesso principio» è la sua riflessione finale.

La domanda, sorge spontanea: data per assodata la professionalità dei medici, anche di quelli del Cto di Napoli, rientra nella normalità l’attesa di una paziente per circa sei ore all’interno di pronto soccorso o, come molti credono, ciò rappresenta un’anomalia che dimostra come la sanità campana continui a essere, almeno in parte, deficitaria per mancanza di personale, spesso di organizzazione e di risorse, tema quest’ultimo che rimanda anche a una diatriba infinita tra l’attuale presidenza regionale e il governo centrale?

Antonio Sabbatino
Antonio Sabbatinohttp://InterNapoli.it
Iscritto all'Albo dei pubblicisti dall'ottobre 2012, ho sviluppato nel corso degli anni diverse competenze frutto dell’esperienza sul campo in ambito politico, sociale, della cronaca, sia bianca che nera. Sono stato conduttore radiofonico di programmi musicali presso Radioattiva, radio web napoletana e redattore e collaboratore di diverse testate online. Attualmente sono inviato per InterNapoli.it che rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama giornalistico napoletano, campano, la neonata testata Tell che approfondisce i grandi temi politico-sociali a più livelli e Comunicare il Sociale rivista specializzata di Terzo Settore. Vincitore di diversi premi giornalistici locali e nazionali, sono mosso sempre dalla curiosità: il vero sale di questo mestiere.