L’ultima indagine sul clan Mallardo attiene a due momenti importanti: quella della scarcerazione di Biagio Micillo e della permanenza in carcere di Michele Di Nardo, risalente tra il 2020 e 2022. Nello specifico gli inquirenti sono riusciti a intercettare diverse conversazioni tra Michele Di Nardo, all’epoca detenuto, e diversi affiliati del gruppo di via Cumana. Dalle indagini è emerso che Domenico Di Nardo, detto o’ pisciaiuolo, prima del suo arresto e della conseguente condanna, era in contatto con Michele Di Nardo, il quale subito dopo la scarceraazione risalente al 12 ottobre 2021 prese in mano le redini del clan. Per impartire gli ordini agli affiliati li convocava presso uno stabile situato nello storico quartiere di via Sant’Anna a Giugliano. Attraverso l’installazione di cimici e telecamere gli inquirenti sono riusciti a risalire a tutti gli incontri effettuati presso il cortile del civico n, 7di via Piscinale, utilizzato quale luogo di riunione degli affiliati al clan Mallardo.
Prima di essere scarcerato, però, è stato accertato che quando Michele Di Nardo era detenuto nel penitenziario di Voghera poiché a causa del Covid non potevano svolgersi colloqui in carcere, effettuava videochiamate settimanali con la madre, a cui però partecipavano a rotazione diversi affiliati del clan Mallardo, a cui impartiva direzioni. Queste videochiamate per gli inquirenti costituivano vere e proprie riunioni con gli affiliati al suo clan.


