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venerdì, Aprile 19, 2024
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Maradona parla dopo il ricovero: “Grazie a tutti per l’incoraggiamento…”. La maledizione del 4 gennaio

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Il 4 gennaio è una data che non porta fortuna a Maradona. Proprio 19 anni fa, il 4 gennaio del 2000, il campione argentino fu vittima di un’overdose di cocaina e venne ricoverato in coma nella clinica Cantegril di Punta del Este, in Uruguay, dove si trovava per trascorrere le festività di fine anno.

Maradona ha rassicurato tutti con un messaggio sui social: “Voglio ringraziarvi per i messaggi di incoraggiamento. Mi dispiace che vi siate preoccupati senza motivo. Voglio dirvi che non è successo niente, che sto bene. E che oggi mi prendo cura per i miei nipoti benja, Dieguito Mattia, e per mio figlio Diego Fernando. Vi mando un bacio a tutti!!!  ❤️”. 

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Dalla paura al sollievo in poche ore.

Quello che era stato definito da un suo amico «nulla di grave» si è rivelato tale per Diego Armando Maradona che ricoverato per precauzione in ospedale a Buenos Aires per una emorragia gastrica è stato dimesso quasi subito. Il Pibe de Oro era stato trattenuto nella clinica Olivos, nella zona nord di Buenos Aires, dove l’ex numero 10 del Napoli e della nazionale argentina si era recato per una serie di controlli di routine prima di ripartire per il Messico. I medici si erano accorti che qualcosa non quadrava e il problema constatato aveva richiesto una serie di ulteriori accertamenti, tra cui una endoscopia. Appena scattato l’allarme, Maradona era stato raggiunto in clinica dalle sorelle, dalle figlie e dal figlio Diego Junior, che si trova in Argentina per il battesimo del figlio Dieguito Matias. Maradona è rimasto così solo poche ore in osservazione nel centro clinico che ha potuto lasciare in serata a bordo di un Suv nero. E Dalma, figlia maggiore dell’ex calciatore del Boca Juniors e del Napoli e ora allenatore dei Dorados di Sinaloa messicani, ha confermato via Twitter la notizia della fine dell’emergenza, ringraziando quanti si erano preoccupati per la sua salute.

Il futuro di Diego

Non si sa se per il momento se Diego potrà imbarcarsi per il Messico, come voleva fare domenica, o se dovrà osservare alcuni giorni di riposo in Argentina. Proprio poche ore prima del ricovero, l’agente di Maradona, Matias Morla, aveva annunciato che il suo assistito avrebbe continuato ad allenare i Dorados di Sinaloa, e sarebbe tornato in Messico «non appena avrà completato degli esami medici di routine».

L’annuncio di uno degli avvocati dell’ex fuoriclasse del Napoli era arrivato per smentire le voci di un addio del suo assistito alla panchina della squadra che gioca nella serie B messicana. Quindi l’ex Pibe vuole prendersi la rivincita dopo aver perso contro l’Atletico San Luis la doppia finale dei playoff promozione. E anche per via del ricovero Maradona non farà in tempo a dirigere la sua squadra nella prima partita del campionato, che comincia domenica, quella contro il Celaya. «Diego Maradona ha raggiunto l’accordo per continuare con i Dorados – ha twittato Morla – e continuerà ad essere l’allenatore della squadra. Riprenderà a dirigere gli allenamenti non appena avrà completato degli esami medici qui in Argentina».

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