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“A Napoli lo pago 25”, la richiesta di sconto sul prezzo del carico di cocaina

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Una trattativa sul prezzo di un carico di cocaina è finita nell’indagine che ha colpito il clan Fezza-De Vivo. Al telefono c’erano Vincenzo Magliozzi e Alfredo Cicalese, entrambi accusati dalla Dda di Salerno di acquistare la droga per il gruppo vicino alla mala di Pagani. Nel novembre del 2024, Cicalese avrebbe svelato al collega di aver trattato l’acquisto di un kg di cocaina al costo di 26mila euro per conto di un altro acquirente.

Inoltre Cicalese avrebbe raccontato di aver inviato un’immagine della droga all’acquirente che non voleva pagare oltre 26mila euro perché, secondo lui, lo stesso carico lo avrebbe pagato mille euro in meno. «Ho fatto sopra di questo per far vedere tutto a posto, ha detto “fammi una fotografia, questo io a Napoli lo pago 25, qua lo voglio pagare 26”. Vincenzo ci stanno questi prezzi, ci stanno».

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I magistrati dell’Antimafia hanno scoperto così l’esistenza di un apparato interno, una sorta di società controllata dalla cosca salernitana che si sarebbe occupata dell’acquisto, dello stoccaggio e della vendita di cocaina e hashish. I carichi erano destinati a rifornire le piazze di spaccio controllate dal clan.

Il blitz contro la mala di Pagani

Giovedì la Squadra Mobile di Salerno ed il Reparto Territoriale Carabinieri di Nocera
Inferiore hanno dato esecuzione a due ordinanze cautelari: la prima emessa dal G.I.P. del Tribunale di Salerno, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia; la seconda emessa dal G.I.P. del Tribunale dei minorenni di Salerno, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni.

Sono complessivamente 88 gli indagati tra cui figurano boss e affiliati al clan Fezza-De Vivo e altre persone inserite nel contesto delinquenziale di Pagani e delle aree vicine.  L’operazione, che ha visto impegnate numerose unità operative della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, con il supporto anche di elicotteri e di unità cinofile per la ricerca di armi e droga, si è estesa in diversi territori, con il suo fulcro nel comune di Pagani, quale base dell’organizzazione criminale, con ramificazioni in altri comuni prevalentemente delle province di Salerno e Napoli.

La cattura dell’ultimo boss e il tentato omicidio

Il blitz nasce dalle investigazioni che hanno condotto, nell’agosto 2023, alla cattura dell’ultimo capoclan rimasto in libertà, Vincenzo Confessore, e alla ricostruzione della rete dei fiancheggiatori. Fondamentali anche gli approfondimenti connessi al tentato omicidio avvenuto in Pagani, nella stessa estate, contro un pusher della zona che non si era voluto sottomettere all’organizzazione per l’acquisto della droga.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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