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martedì, Marzo 19, 2024
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Narcos internazionali avevano la base a Roma, la foto di un capo su Fb con il kalashnikov

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Narcos internazionali avevano la base a Roma, la foto di un capo su Fb con il kalashnikov. La Guardia di Finanza di Roma stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 10 persone originarie del Pakistan e dell’Afghanistan. L’ordinanza è stata emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina. Sono accusate dunque di far parte di un’associazione per delinquere dedita al traffico di eroina su scala internazionale.

IL TRAFFICO INTERNAZIONALE

Le indagini, eseguite su delega della DDA e sviluppate con la proficua collaborazione della
National Crime Agency britannica hanno permesso di riscostruire l’operatività di un agguerrito sodalizio, facente parte di un vero e proprio network del narcotraffico. Particolarmente dotato di notevoli risorse economiche e di importanti disponibilità di stupefacente da destinare ai propri sodali dislocati in vari Paesi europei. Oltre all’Italia, Gran Bretagna, Grecia, Olanda e Francia). Le indagini coordinate dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Ministero dell’Interno.

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GLI OVULATORI E GLI INGOIATORI DEI NARCOS

L’organizzazione criminale, capeggiata da ZAD GUL Muslim, destinatario del provvedimento coercitivo, infatti, aveva stabilito a Roma la base operativa
da cui coordinare le importazioni per tutta l’Europa. Il 50enne in gran parte operava utilizzando i cosiddetti “ovulatori” o “ingoiatori”.

Era contraddistinta da una “doppia anima”. Locale poiché aveva accentrato in alcuni quartieri romani, in particolare a Torpignattara  le fasi di stoccaggio e consegna della droga. Globale in quanto capace, inoltre grazie a un’articolata rete di conoscenze e connivenze, di proiettarsi in diverse aree geografiche, invadendo piazze di spaccio anche solo per brevi periodi.

Reperire l’eroina attraverso molteplici canali internazionali, mantenendo costanti e dirette
relazioni commerciali e criminali con i Paesi d’origine, Afghanistan e Pakistan.
L’approfondita analisi del circuito relazionale di tutti gli indagati permetteva di scoprire, tra
l’altro, come due degli elementi di spicco dell’organizzazione – MAROFKHIL Bakhtulla
(classe 1985) e MAROOF Khan Zaman (classe 1978) detto Zazai.

LA FOTO DEL NARCOS SU FACEBOOK

Entrambi oggetto di misura cautelare aveva tra i loro contatti di facebook un soggetto con cui avevano condiviso fotografie in cui venivano ritratti nella locale Piazza Vittorio. In altre foto postate sul social network quest’ultimo soggetto veniva immortalato armato di pistola e fucile mitragliatore AK 47. Dunque nel corso degli accertamenti, durati oltre un anno, gli specialisti del GICO del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma hanno arrestato 9 corrieri di nazionalità pakistana, afghana e siriana e sequestrato oltre 25 chili di stupefacente di altissima qualità.

Analogamente a quanto avviene in seno alle organizzazioni di più elevata caratura criminale, gli indagati reagivano ai vari interventi repressivi cercando di comprenderne le “cause”, pianificando nuove strategie operative e garantendo ai corrieri tratti in arresto una sorta di “mutua assistenza criminale”, ossia assistenza legale nel processo e aiuti economici ai familiari. L’esecuzione dell’odierno provvedimento cautelare testimonia l’impegno profuso
quotidianamente dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dalle Fiamme Gialle capitoline nella tutela della legalità e nel contrasto alla criminalità organizzata, anche internazionale.

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