Un nuovo post su Tik Tok inasprisce la polemica sull’uso dei cellulari in carcere e riaccende le luci dei riflettori ancora una volta su L.B., il giovane assassino del musicista Giovanbattista Cutolo, per tutti Giogiò. Il 17enne lo scorso marzo è stato condannato a 20 anni di reclusione. Questa volta a scatenare le polemiche è una immagine ferma con il sottofondo di una canzone di un neomelodico che sembra essere un proclama: «Parlano di me perché sono gelosi», «Sono sempre il più forte» recita il testo cantato. La notizia riportata da Il Mattino. Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli per il quale: «Sembra che il periodo di detenzione non sta rieducando questo ragazzo e sicuramente la famiglia non lo sta indirizzando nel modo giusto». È il parlamentare a sollevare il caso sul suo profilo social: «L’assassino di Giogiò Cutolo continua a pubblicare video dal carcere scegliendo anche come accompagnamento musicale pezzi dei tik toker della malavita», scrive il parlamentare che, insieme a Daniela Di Maggio, madre del giovane ucciso, chiede accertamenti. Un video, quest’ultimo, che segue altri. Come una videochiamata alla nonna fatta dal carcere oltre alla foto choc della famiglia del detenuto sui social che «festeggia» i diciotto anni del giovane recluso e altri video nei quali il padre lo celebra senza mai dire una parola per il povero musicista ucciso a 24 anni, da alcuni colpi di pistola la sera del 31 agosto del 2023 dopo una lite per quelli che solitamente vengono definiti “futili motivi”: il parcheggio di uno scooter.
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Omicidio Giovanbattista Cutolo, altro post sui social del killer di Giogiò:«E’ una vergogna»
