Filippo Turetta ha ucciso con 75 coltellate Giulia Cecchettin, non placando la furia omicida neanche dinanzi allo strenuo tentativo di difesa della ragazza. Emergono dettagli agghiaccianti dall’atto di accusa che i pm hanno notificato in carcere all’ex fidanzato della povera Giulia, colpita più volte anche al volto. Dettagli agghiaccianti, terrificanti, del delitto Giulia Cecchettin: settantacinque coltellate, di cui una ventina derivanti dalla difesa (con le mani) della vittima, colpita più volte anche al volto.
A Turetta viene contestata anche l’aggravante della crudeltà, ma anche la premeditazione, ferocia e crudeltà: elementi che portano a pensare ad una richiesta di ergastolo da parte dei pubblici ministeri.
Filippo Turetta aveva pianificato l’omicidio di Giulia Cecchettin
Da quanto si apprende, Filippo Turetta aveva installato una app-spia sullo smartphone di Giulia per tenerla sempre monitorato ed aveva iniziato a pensare al delitto già dal 7 novembre 2023. Una pianificazione bella e buona con tanto di continue ricerche su internet con il proprio portatile, poi cancellate ma recuperate dagli esperti informatici. Nelle ricerche su internet fatte da Turetta c’erano voci come nastro isolante, manette, cordame, badile,
sacchi neri, insomma l’occorrente per rapire e far sparire Giulia Cecchettin, non prima però di averla uccisa a coltellate e, molto probabilmente, di aver infierito sul suo cadavere.
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