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venerdì, Luglio 4, 2025
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Omicidio-suicidio a Napoli, il fratello Franco scampò già alla morte

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Era una tragedia annunciata. Io ad aprile lo avevo salvato da un incendio, Franco era un accumulatore seriale“. È la testimonianza di un vicino di casa di Franco Poce, ucciso dal fratello più piccolo Raffaele nel quartiere Chiaia.

Raffaele Poce ha esploso due colpi di pistola alle spalle del fratello maggiore Franco e dopo si è tolto la vita con la stessa Magnum. Questa è la dinamica dell’omicidio-suicidio avvenuto stamattina in vico Santo Spirito a Napoli sul quale stanno indagando gli agenti di polizia.

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I vicini hanno sentito due colpi esplosi che hanno portato all’omicidio-suicidio avvenuto a pochi metri da piazza del Plebiscito. Il 76enne Raffaele era una guardia giurata in pensione mentre il fratello maggiore 80enne svolgeva il ruolo di sacrestano della chiesa Santa Maria Degli Angeli.

“La moglie non ha trovato la pistola di Raffaele, quella che aveva quando faceva la guardia giurata. Però non abbiamo sentito litigi”, ha dichiarato una residente del posto. I due fratelli sarebbero stati affetti da due gravi malattie, forse, proprio questo dettaglio potrebbe aiutare a spiegare il folle gesto di Raffaele.

Omicidio-suicidio a Napoli, i vicini: “Abbiamo sentito due colpi”

 

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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