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venerdì, Marzo 29, 2024
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Pene più severe per gli omofobi, la legge Zan arriva in Senato

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Omofobia, la legge Zan in Senato. “Il voto sul calendario dei lavori ha certificato che, in commissione Giustizia, la maggioranza è spaccata. Al successivo incardinamento del disegno di legge Zan, seguiranno le audizioni e il dibattito sulle proposte emendative”, dice il senatore leghista Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia a palazzo Madama.

“Il regolamento prevede che il relatore di ciascun disegno di legge sia il presidente della commissione. Questi ha la facoltà di delegare questa funzione ad altri commissari. Poiché sono stato confermato presidente, grazie al voto della maggioranza dei componenti della Commissione, per garantire chi è favorevole al ddl e chi non lo è, tratterrò questa delega”, aggiunge Ostellari.

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Omofobia, Legge Zan: calendarizzata in Commissione Giustizia al Senato

“La legge contro #transfobia, omofobia, misoginia e abilismo è stata calendarizzata in Commissione Giustizia al #Senato. Finalmente ora può iniziare la discussione anche in questo ramo del Parlamento, per l’approvazione definitiva”. Ha scritto su Twitter il deputato del Pd Alessandro Zan, autore dell’omonimo Ddl.

“È stata lunga, ma questo risultato lo abbiamo ottenuto, le manovre ostruzionistiche non sono bastate. Ora andiamo avanti!”, ha scritto su Twitter la vicepresidente del Senato e responsabile diritti del Pd Anna Rossomando. “Finalmente il Ddl Zan è stato calendarizzato in Commissione giustizia, grazie all’apporto decisivo di Italia Viva. Un passaggio fondamentale per approdare ad una legge che il Paese aspetta”, rende noto il gruppo Italia viva in Senato. “Sono soddisfatto che il mio voto, quello di Italia Viva, sia stato quello decisivo affinché si calendarizzasse il Ddl Zan. Una legge contro l’omotransfobia serve al Paese. Ora dialoghiamo affinché sia approvata al più presto”, afferma Giuseppe Luigi Cucca, vicepresidente di Italia viva in Senato.

CRITICHE DALLA CEI

“Troppi dubbi, serve un dialogo aperto senza pregiudizi”, sostengono i Vescovi italiani, che scendono nuovamente in campo a proposito del ddl Zan. In particolare, la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, riunitasi lunedì, “coerentemente a quanto già espresso il 10 giugno 2020, nel quadro della visione cristiana della persona umana, ribadisce il sostegno a ogni sforzo teso al riconosci mento dell’originalità di ogni essere umano e del primato della sua coscienza. Tuttavia, una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l’obiettivo con l’intolleranza, mettendo in questione la realtà della differenza tra uomo e donna”.

Omofobia, Legge Zan: la Conferenza Episcopale Italiana chiede tempo

“In questi mesi – evidenzia la presidenza della Cei – sono affiorati diversi dubbi sul testo del ddl Zan in materia di violenza e discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere, condivisi da persone di diversi orizzonti politici e culturali. E necessario che un testo così importante cresca con il dialogo e non sia uno strumento che fornisca ambiguità interpretative. L’atteggiamento che è stato di Gesù Buon Pastore ci impegna a raggiungere ogni persona. In qualunque situazione esistenziale si trovi, in particolare chi sperimenta l’emarginazione culturale e sociale”. (ADN KRONOS)

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