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I pensionati italiani fuggono all’estero: le mete più ambite per la bassa tassazione

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Negli ultimi anni, sempre più pensionati italiani scelgono di trasferirsi all’estero, spinti soprattutto da motivazioni economiche e fiscali.

Le destinazioni più ambite

Secondo i dati INPS, la Spagna è diventata la destinazione più ambita. Nel 2023 è stata scelta da 536 pensionati, in netto aumento rispetto ai 451 del 2022. Il basso costo della vita e vantaggi fiscali legati ai redditi esteri rendono il Paese iberico particolarmente attrattivo. Dal 2019 al 2023, circa 2.300 pensionati italiani si sono stabiliti in Spagna, superando il Portogallo.

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In Portogallo è stato abolito il regime di tassazione speciale introdotto nel 2009 per attrarre pensionati stranieri. Questo ha comportato un calo dell’interesse: secondo l’INPS, tra il 2019 e il 2023 i trasferimenti di pensionati italiani verso il Portogallo sono diminuiti dell’83,7%. Nonostante ciò, il Paese lusitano continua a essere quello in cui l’INPS eroga gli importi più alti: nel 2023 ha versato complessivamente 157,4 milioni di euro, con un assegno medio superiore a 3.600 euro al mese.

Segue la Tunisia, che ha visto una crescita costante grazie soprattutto alla meta di Hammamet, molto apprezzata dai pensionati del settore pubblico: in totale, circa mille italiani vi si sono trasferiti tra il 2019 e il 2023.

In aumento anche l’interesse per la Romania, con oltre 100 nuovi trasferimenti nel 2023 e circa 500 nel quinquennio considerato. L’Albania si piazza poco sotto, con quasi 200 pensionati totali tra il 2019 e il 2023. Restano marginali, invece, altre mete come Grecia, Cipro, Malta e Slovacchia, dove i trasferimenti restano a numeri molto bassi: solo 37, 3, 11 e 10 pensionati italiani rispettivamente nel 2023.

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