La Corte d’Assise di Appello di Napoli, Terza Sezione Penale, presieduta dalla dott. ssa Del Balzo, ha assolto Salvatore Esposito, Daniela Cortopasso (difesi entrambi dall’avvocato Dario Carmine Procentese) e Tammaro Armando (difeso dall’avvocato Mario Terracciano). Erano accusati di sequestro di persona con finalità estorsive.
I tre furono arrestati nel luglio del 2019 dai carabinieri di Afragola a seguito della denuncia del marito della vittima, il quale riferi che due uomini avevano sequestro la moglie per un debito di droga non pagato ed ammontante a 4000 euro. Secondo il dettagliatissimo racconto della persona offesa, dopo essere stato brutalmente pestato da Esposito e da Tammaro con una mazza di ferro ed un tira pugni, i due decisero di trattenere la moglie fino al pagamento del debito concedendo a quest’ultimo poche ore per recuperare la somma dovuto, rappresentandogli altresi che, nel caso in cui non avesse provveduto, la moglie sarebbe stata uccisa.
Quest’ultimo, con evidenti segni sul volto e sul corpo del pestaggio patito decise di rivolgersi ai carabinieri. In primo grado Esposito ha incassato la condanna a 18 anni di reclusione, Tammaro a 12 anni di reclusione e la Cortopasso, con le attenuanti, ad 8 anni di reclusione.
La Corte di Assise di Appello ha ribaltato la sentenza di primo grado, condividendo le plurime ed articolate censure alla sentenza avanzate dal collegio difensivo composto dagli avvocati Procentese e Terracciano, assolvendo i tre imputati dal delitto di sequestro di persona e condannando Esposito alla pena di anni 6 mesi 10 di reclusione, Tammaro alla pena di anni 4 mesi 6 di reclusione e Cortopasso alla pena di 2 anni e 10 mesi di reclusione, disponendo la formale scarcerazione per il delitto di sequestro di persona a fini estorsivi per Esposito e Tammaro, che restano detenuti per le residue contestazioni, e la liberazione immediata della Cortopasso.