Dovranno rispondere di associazione finalizzata all’estorsione nei confronti di trans e prostitute. In dieci sfileranno davanti al gup che dovrá decidere se andare avanti con il rinvio a giudizio o con il non luogo a procedere. In aula ci saranno Francesco Mazzarella, Vincenzo Campolongo, Luigi Barile, Vincenzo Micale, Gabriele Palumbo, Daniele Noviello, Sergio Pazienza, Antonio Sarnelli e soprattutto Annalisa Improta conosciuta da tutti come ‘Donna Lisetta’.
I membri del gruppo quotidianamente controllavano i trans che si prostituivano nella zona ai quali avevano assegnato una “postazione fissa”, ne controllavano gli spostamenti e gli orari, imponevano con violenza e minaccia il pagamento di 30 euro al giorno: la somma necessaria per esercitare “tranquillamente” il meretricio nella zona.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri la Improta era al vertice del gruppo criminale e si avvaleva di alcuni soggetti per raggiungere i fini illeciti, tra cui la riscossione del “pizzo” imposto ai transessuali.
Emersi anche casi di elargizione di prestiti di denaro con restituzione a tassi usurari, anche con violenza e minaccia. Nell’ambito dell’indagine sono stati altresì evidenziati gravi indizi di reato in ordine alla condotta di 3 degli indagati che pretendevano una percentuale sui proventi di ragazze dell’Est Europa che si prostituivano nella stessa zona, minacciando di picchiarle in caso di mancata corresponsione.
