Sconto in appello per il ras di Bagnoli Lucio Musella. L’uomo, indicato come organico al clan Esposito e imputato in un processo per tentata estorsione, ha ottenuto uno sconto di pena in secondo grado. Questa la decisione della Corte d’Assise d’Appello di Napoli (V sezione) che l’ha condannato a due anni e otto mesi. Il ras era stato in precedenza già scarcerato. Risultati ottenuti grazie alle tesi difensive del suo legale, l’avvocato Giuseppe Perfetto che è riuscito ad ottenere un buon risultato per il suo assistito.
Il ras era accusato di una tentata estorsione su una serie di truffe online avvenute nell’area flegrea di Napoli. Alla sbarra insieme a Musella il collaboratore di giustizia Youssef Aboumuslim, nipote del boss Massimiliano Esposito e nuova ‘gola profonda’ della mala di Napoli ovest. Youssef ha ottenuto una condanna a tre anni e otto mesi (oltre a una multa di 2700 euro).
I due ras, insieme a Ernesto De Carlo (che aveva invece scelto di essere giudicato con il rito abbreviato) furono i protagonisti di un tentativo di ottenere una tangente che portò al loro arresto nell’ottobre del 2020. Le indagini documentarono due distinte vicende estorsive.
Il primo episodio, verificatosi nel gennaio precedente all’arresto vide coinvolti Aboumouslim e De Carlo in una ‘estorsione ai danni di un soggetto che, con la complicità dello stesso De Carlo, si sarebbe reso autore, in precedenza, di una truffa telematica attraverso giochi e scommesse on-line, rifiutandosi di corrispondere all’uomo la sua parte dell’illecito profitto.
Da carnefice a vittima della mala di Bagnoli
L’uomo dunque per cercare di recuperare la somma di circa 500 euro, provento della truffa, avrebbe richiesto l’intervento di Aboumuslim – da lui conosciuto come soggetto di una certa caratura criminale – che, attraverso minacce e intimidazioni di matrice camorristica, avrebbe costretto la vittima a corrispondere questa somma. Successivamente De Carlo sarebbe divenuto vittima del medesimo meccanismo criminale nel secondo episodio estorsivo che le indagini hanno documentato.
Aboumuslim, infatti, con la complicità di Lucio Musella, avrebbe tentato di imporre all’uomo, con minacce e percosse, il pagamento di una tangente estorsiva di 10mila euro affinché potesse continuare indisturbato a svolgere la sua illecita attività di truffatore. De Carlo dunque cadde egli stesso vittima del ‘sistema’ criminale della zona ‘subendo’ la decisione dello stesso Youssef, all’epoca braccio destro del boss Esposito, che decise che anche il suo gruppo avrebbe dovuto trarre giovamento da quel sistema di truffe.
Oggi Musella ha ottenuto una condanna al ribasso passando dai tre anni e quattro mesi rimediati in primo grado a due anni e otto mesi. Non solo. L’avvocato Perfetto si è visto accogliere un’istanza con cui è stata revocata la misura cautelare a Musella che è stato così scarcerato restando ai domiciliari per altre pendenze giudiziarie. Un risultato che ha dell’inaspettato.