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Poliziotto morto, un euro alla vedova di Apicella per ogni pizza: l’iniziativa a Napoli

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Il pizzaiolo Luciano Sorbillo con i gruppi “La Piccola Napoli” e “Pizzaioli in giro per il Mondo” hanno deciso, nonostante la grave crisi che affligge il settore pizzerie, bar e ristoranti, che da lunedì 4 maggio, e fino all’11 maggio, destineranno un euro per ciascuna pizza venduta alla vedova dell’agente scelto della Polizia di Stato Pasquale Apicella, ucciso all’alba di lunedì scorso nell’adempimento del dovere. “Questo è quello che in silenzio fanno alcune categorie non garantite dallo Stato”, ha commentato Luciano Sorbillo.
Le donazioni – informa ancora il pizzaiolo – verranno versate su un conto corrente intestato alla vedova di Apicella

Omicidio Apicella, la banda aveva già colpito nell’area nord: l’ipotesi di altri ‘colpi’

C’è un collegamento inquietante tra il tentato colpo alla filiale del Credit Agricole di via Abate Minichini, ‘prologo’ all’uccisione dell’agente scelto Pasquale Apicella e altri colpi avvenuti nell’area nord di Napoli nelle ultime ore. Poco prima di imboccare contromano Calata Capodichino e di travolgere la volante ‘Secondigliano 11’ con a bordo Apicella e il suo collega, l’assistente capo Salvatore Coluccii quattro rom avrebbero tentato un altro raid a Casoria presso la filiale della Deutsche Bank di via Pio XII. A questa conclusione sono giunti gli uomini della squadra mobile che stanno ricostruendo la notte folle di Fabricio ed Admir Hadzovic, arrestati subito dopo il terribile schianto di Calata Capodichino e Igor e Renato Adzovic, raggiunti da un fermo di polizia giudiziaria in conseguenza dei gravi indizi di colpevolezza a loro carico. Tutti si sarebbero trovati sull’auto rubata che ha travolto e ucciso Apicella.

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Secondo la prima ricostruzione effettuata dalle forze dell’ordine la banda, proveniente dal campo rom di Giugliano, avrebbe tentato quella stessa sera il colpo alla Deutsche Bank di Casoria con l’ormai consolidata tecnica della ‘spaccata’: a dare riscontro alle ipotesi investigative le immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’istituto di credito. Ma c’è anche dell’altro. Proprio in virtù della tecnica utilizzata dai quattro gli inquirenti non escludono che la banda possa essere responsabile di altri due colpi effettuati presso banche dell’area nord.

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