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sabato, Aprile 27, 2024
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Processo sulla morte di Pasquale, l’accusato Pezzella mette in dubbio le parole del testimone

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Una rivelazione ha gettato un’ombra su uno dei testimoni della tragedia che lo vede ora imputato per omicidio volontario aggravato, Pasquale Pezzella, carpentiere ritenuto dagli inquirenti l’assassino di Nicola Liguori. Il 29enne morì lo scorso 7 maggio in un letto d’ospedale per le conseguenze delle gravi ustioni che aveva su oltre il 50% del corpo.

Lesioni profonde causate dalle fiamme che gli erano state appiccate con la benzina, a Frattamaggiore la notte tra il 30 giugno e primo luglio 2022, mentre, su una panchina, stava effettuando una video chiamata. L’imputato, rispondendo alle domande che gli sono state rivolte nell’aula 114 del Tribunale di Napoli, ha rivelato una circostanza acquista dalla moglie alcuni mesi fa, una frase che poi la consorte gli ha comunicato durante un colloquio in carcere.

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“MIA MOGLIE E’ STATA AVVININATA DAL FIGLIO DEL TESTIMONE”

“Un giorno – ha raccontato Pezzella – mia moglie è stata avvicinata in strada dal figlio del testimone il quale le ha detto di essere dispiaciuto del fatto che il padre non avesse detto la verità durante il processo”.

Il processo a cui è stato fatto riferimento in quel frangente è quello per il tentato omicidio di Pezzella, avviato quando lui era ancora vivo, e poi interrotto con la sua morte per fare posto al procedimento ora in corso davanti alla Corte di Assise di Napoli (presidente Lucia La Posta).

IL RACCONTO FORNITO DA PEZZELLA

Il padre di quell’uomo è lo stesso che quella sera d’estate, secondo il racconto fornito da Pezzella, scese in strada con lui dopo avere udito le grida di dolore e di aiuto di Liguori.
Entrambi si prodigarono per spegnere le fiamme che ancora avvolgevano la panchina quando Liguori, mezzo nudo, e con evidenti segni di bruciature, si era allontanato dal quel posto, dirigendo verso casa.

A fare luce su questa circostanza sarà, in occasione della prossima udienza, proprio quel testimone, convocato dagli avvocati Fernando Pellino e Marcella Monaco, legali di Pezzella, per il 5 dicembre. Insieme con lui sono stati convocati per la stessa data anche la moglie, un altro vicino di casa (che al giudice disse di avere visto in strada quella notte solo la vittima), e la moglie dell’imputato.

Insieme con lui sono stati convocati per la stessa data anche la moglie, un altro vicino di casa (che al giudice disse di avere visto in strada quella notte solo la vittima), e la moglie dell’imputato.

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