La recentissima ordinanza sindacale promuove la tutela della sicurezza urbana e il contrasto della prostituzione. Ed è accogliendo le indicazioni del sindaco di Giugliano, che i carabinieri della stazione di Varcaturo hanno organizzato un servizio volto a garantire il rispetto della normativa datata 16 agosto.
I controlli si sono concentrati soprattutto in via San Francesco A Patria, non lontano dalla parrocchia San Matteo. Sono state 4 le persone sanzionate amministrativamente per aver concordato prestazioni sessuali a pagamento. Ad ognuna è stata comminata una sanzione di 500 euro. Attività di questo tenore saranno promosse anche nei prossimi giorni.
Contrasto della prostituzione a Giugliano, blitz della polizia sul ‘doppio senso’
Nella giornata di mercoledì, gli agenti del Commissariato di Giugliano – Villaricca, con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine Campania e di personale della Polizia Locale, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato in particolare alla sicurezza e al contrasto della prostituzione. Nel corso dell’attività sono state identificate 75 persone, di cui 17 con precedenti di polizia, controllato 61 veicoli, di cui 4 sottoposti a sequestro amministrativo e contestato 4 violazioni al Codice della Strada.
La ‘guerra’ alla prostituzione
Il Comune di Giugliano dichiara guerra alla prostituzione e lo fa colpendo i potenziali clienti. Chi infatti verrà sorpreso solo anche a concordare prestazioni sessuali a pagamento verrà multato. La sanzione amministrativa è di 500 euro. E’ quanto prevede un’ordinanza firmata dal vicesindaco Pietro Di Girolamo, che arriva due giorni dopo l’appello lanciato dal parroco della chiesa di San Matteo al borgo Riccio, alla periferia del comune, don Massimo Condidorio.
Il sacerdote ha denunciato che, proprio a causa della presenza di prostitute a ogni ora della notte ma anche del giorno lungo la strada di accesso alla parrocchia, numerosi genitori hanno deciso di chiedere il nulla osta per far seguire il catechismo in preparazione alla prima comunione in altre parrocchie della città, anche a una decina di chilometri di distanza. “I nostri bambini non possono assistere a scene sgradevoli”, hanno detto diversi genitori al parroco.