Se l’è cavata con soli quattro anni Alfredo Vigilia junior. Il figlio del boss Alfredo ‘o nir era accusato di essere il mandante del ferimento di Salvatore Paolillo. Il processo si è svolto in abbreviato. Accolte le argomentazioni del legale di Vigilia junior, l’avvocato Paolo Gallina. Il giovane rampollo infatti rischiava una pena ben più severa. Il presunto complice di Vigilia nell’agguato, Salvatore Russo, ha invece rimediato cinque anni e sei mesi di carcere. La notizia riportata da Luigi Nicolosi su Il Roma. Il ferimento di Paolillo (leggi qui l’articolo precedente) risale all’ottobre del 2018 quando fu raggiunto alle gambe da un colpo di pistola in strada in via Cinthia. Nonostante la ferita riuscì a salire sullo scooter sul quale viaggiava arrivando all’ospedale San Paolo dove si fece medicare. Ai poliziotti, accorsi in ospedale, raccontò di non essersi accorto di nulla e di essersi improvvisamente accasciato al suolo.
Le accuse contro Vigilia junior
Vigilia junior fu accusato di essere l’esecutore di quella che, per la Procura, era una ‘punizione interna’. Alcuni problemi di videocollegamento hanno impedito lo svolgimento dell’udienza perchè il coimputato, Russo (nipote dell’ex boss dei Quartieri spagnoli Domenico detto ‘Mimì dei cani’), accusato di aver passato materialmente l’arma a Vigilia junior, non è stato videocollegato per errore provocando lo slittamento della sentenza. In quel periodo, esattamente due anni fa, gli uomini del commissariato San Paolo eseguirono un blitz scovando le armi del clan. Stando a quanto emerso dalle indagini, Paolillo sarebbe stato gambizzato per aver osato spacciare in proprio senza aver prima chiesto il permesso ai vertici del gruppo di via Vicinale Palazziello. L’accusa aveva inizialmente chiesto otto anni per Vigilia junior, richiesta ridimensionata dopo le argomentazioni presentate dall’avvocato Gallina che ha evidenziato incongruenze sulle registrazioni effettuate a carico del giovane rampollo.