Una spedizione punitiva con mazze da baseball e una pistola a Sant’Antimo. Un uomo nel mirino di un ‘branco’ composto da sei donne, una delle quali sua ex moglie nonché attuale compagna dell’uomo che apre il fuoco. Questo quanto accadde nel settembre dello scorso anno con i carabinieri che arrestarono Massimiliano Casanova, la sua compagna Rosa Maggio e le donne Marta Verde, Assunta Verde, Giuseppina Maggio, Anna Verde e Carmela Benettu. Ieri il gip del tribunale di Napoli nord ha condannato Casanova a due anni e otto mesi con esclusione dell’aggravante delle lesioni: a ridimensionare le accuse per l’uomo la linea difensiva seguita dal suo legale, l’avvocato Michele Caiafa, penalista che difendeva anche Rosa Maggio che ha ottenuto otto mesi con pena sospesa. Stessa decisione presa per le altre donne del ‘branco’ tutte difese da Daniele Pasquariello.
Casanova secondo l’accusa avrebbe premuto il grilletto contro il 32enne ex marito della compagna. Una vicenda nata per questioni di gelosia con Casanova che non avrebbe accettato la presenza dell’ex marito della sua compagna alla comunione della figlia di quest’ultimo. Una situazione di tensione poi degenerata in un raid a colpi di arma da fuoco nell’ottobre dello scorso anno.
Sant’Antimo, sparò all’ex della compagna perché non voleva che andasse alla comunione della figlia: condanna soft per Casanova
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