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lunedì, Maggio 13, 2024
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Ritrovato un prezioso calice, venne rubato dalla chiesa di Secondigliano

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I carabinieri tutela patrimonio culturale restituiscono un prezioso calice alla chiesa Santa Maria della Natività di Secondigliano.

Restituzione dei beni culturali

Un prezioso calice in argento, illecitamente sottratto anni addietro, alla Chiesa Santa Maria della Natività del quartiere Secondigliano a Napoli, sarà restituito al parroco pro-tempore don Alberto Russo, dal comandante del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli, capitano Massimiliano Croce.

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La cerimonia di restituzione si terrà domani alle 17 presso la sede della chiesa. Il calice è un oggetto liturgico in argento risalente all’800 e presenta un’importante iconografia con scene bibliche e pietre incastonate nel corpo centrale.

Comunicato stampa dei carabinieri

“Il 28 giugno 2023, alle 17:00, presso la sede della Chiesa Santa Maria della Natività del quartiere Secondigliano di Napoli, in occasione dell’ 81° anniversario del sacerdozio di Mons. Cosimo Maria Luciano, fondatore della Parrocchia di Santa Maria della Natività e dell’Orfanotrofio Nazareth di Secondigliano, sarà restituito al parroco pro-tempore Don Alberto Russo, dal Comandante del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Napoli, Cap. Massimiliano Croce, un prezioso calice in argento dell’800 illecitamente sottratto alla Chiesa anni addietro. L’importante oggetto liturgico presenta un’iconografia con scene bibliche e pietre incastonate nel corpo centrale, mentre alla base reca l’iscrizione incisa “Mrs Amalia D’Ambra Kinney a Gesu’ sacramentato nell’educatorio Nazareth Secondigliano 24-06-1955”.

Proprio grazie a questo particolare che i Carabinieri dell’Arte sono riusciti a risalire al legittimo proprietario del bene, di cui se n’era ormai persa la memoria.

L’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, rientra in una più ampia azione di contrasto ai reati contro il patrimonio culturale, che ha permesso di individuare e sottoporre a sequestro numerosi beni provento di eventi delittuosi perpetrati ai danni di privati cittadini, enti pubblici ed ecclesiastici.

Di fondamentale importanza si è rivelata la consultazione della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando TPC, la più grande del mondo con oltre 1.3 milioni di files relativi a beni da ricercare”.

 

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