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domenica, Giugno 16, 2024
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Sparatoria a Ferragosto, 6 arresti tra Napoli e la Calabria

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Sei arresti sono stati eseguiti tra Cirò Marina e Napoli, dai carabinieri dell’Aliquota operativa del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Cirò Marina e da quelli del comando provinciale partenopeo. L’operazione scaturisce da un’ordinanza del gip di Catanzaro, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, e ha portato due persone in carcere e quattro ai domiciliari.

Gli indagati sono ritenuti vicino al locale di ‘ndrangheta di Cirò Marina e sono accusati, a vario titolo, di danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio, ricettazione, detenzione abusiva e porto illegale in luogo pubblico di armi clandestine o comuni da sparo. I reati contestati sono aggravati dal metodo mafioso.

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Le indagini, coordinate dalla Dda guidata da Nicola Gratteri, sono nate in seguito a fatti avvenuti nella notte tra il 13 e il 14 agosto scorso nel centro abitato di Cirò Marina dove sono stati sparati numerosi colpi di pistola e fucile e danneggiati veicoli e parti di un’abitazione. Questi beni appartengono a un pensionato di 78 anni e al figlio di 50 anni, allevatore, entrambi originari della zona. Le indagini – attraverso l’esame delle immagini delle telecamere dei circuiti di videosorveglianza comunale e privati, insieme alle testimonianze fornite dalle vittime e da numerose persone informate sui fatti – hanno permesso di raccogliere gravi indizi sui fatti avvenuti a metà agosto.

I Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a Cirò Marina e in provincia di Napoli – su richiesta della DDA di Catanzaro – nei confronti di 6 soggetti (2 in carcere e 4 ai domiciliari), alcuni dei quali titolari di precedenti di polizia, nonché ritenuti vicini alla locale di ‘Ndrangheta ciromarinense, indagati, a vario titolo, per “detenzione abusiva e porto illegale in luogo pubblico di armi clandestine o comuni da sparo”, “ricettazione”, “danneggiamento aggravato”, nonché per “devastazione e saccheggio”, commessi in concorso e con l’aggravante del cosiddetto “metodo mafioso”. Le indagini – riferisce una nota dell’Arma – sono scaturite a seguito dell’esplosione di numerosi colpi di pistola e fucile – in uno con il danneggiamento di veicoli e parti di abitazione – la notte tra il 13 e il 14 agosto scorso a Cirò Marina; beni tutti di proprietà di un pensionato, 78enne, e del figlio, 5oenne, allevatore, entrambi originari della zona. Le indagini hanno permesso di documentare – grazie all’esame delle immagini delle telecamere dei circuiti di videosorveglianza comunale e privati, nonchè alle testimonianze delle vittime e di altre persone – «gravi indizi nella commissione dei fatti». Immediatamente condotti in caserma per l’espletamento della attività di rito, gli arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Catanzaro o condotti presso le loro dimore ai domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria emittente della misura cautelare.

 

 

 

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