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mercoledì, Giugno 26, 2024
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Spari tra la folla a Ponticelli, condannati i baby ras dei De Luca Bossa

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In quattro, tra cui un minore, in sella a potenti scooter, avrebbero seminato il panico tra i passanti di viale Margherita a Ponticelli: zona ritenuta sotto l’influenza criminale dei rivali dei De Micco. I fatti avvenuti nel luglio dello scorso anno: ieri per quella vicenda sono arrivate le condanne per il gruppo capeggiato dal giovane rampollo Emmanuel De Luca Bossa. Il giovane ha rimediato una condanna a sei anni e otto mesi a fronte però di una richiesta di otto (De Luca Bossa è difeso dall’avvocato Antonio Delvecchio). Stessa condanna è stessa richiesta per Giuseppe Damiano.

Per Vincenzo Barbato invece l’iter processuale è stato diverso: il giovane, difeso dall’avvocato Giuseppe Milazzo, chiese il giudizio abbreviato condizionato all’acquisizione della consulenza antropometrica essendoci dei dubbi rispetto all’identificazione del proprio assistito. Il gip accolse la richiesta difensiva ed in più stabilì che fosse necessario ai fini della decisione la nomina di un perito del Tribunale che stabilisse se dalle videoriprese delle telecamere di videosorveglianza dei negozi di Viale Margherita fosse possibile capire se il ragazzo alla guida di una delle due moto fosse proprio Barbato.

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Secondo la consulenza di parte, avallata anche dal perito del Tribunale, non è stato possibile pronunciare attraverso un giudizio antropometrico data la scarsa qualità dei filmati. Ciò malgrado il gip ha condannato tutti e tre gli imputati, riconoscendo le attenuanti generiche a De Luca Bossa e a Damiano vista l’ammissione delle proprie colpe. Per Barbato, nonostante sia stato condannato a soli 8 mesi in più rispetto agli altri due (sette anni e quattro mesi), verrà sicuramente proposto appello con il suo difensore che punta alla piena assoluzione dal momento che lo stesso gip sin dall’inizio ha riconosciuto l’insufficienza del quadro probatorio.

Barbato per altro fu già assolto nell’ambito di un processo dove gli venivano contestati i reati di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale per un episodio risalente al 25 settembre 2021, quando fu arrestato per non essersi fermato ad un posto di blocco, insieme con altri, a bordo di un auto sulla quale fu rinvenuta una mitragliatrice modello Skorpion.

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