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venerdì, Aprile 19, 2024
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Squid Game, la terribile punizione per uno studente in Corea: condanna a morte per averlo visto

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Ha introdotto una copia di Squid Game in Corea del Nord ed è stato condannato a morte. Un giovane studente nordcoreano è stato perseguito dalla polizia e condannato a morte tramite fucilazione. Il motivo? Ha contrabbandato una copia di Squid Game nel Paese.

Secono quanto riportato dal Daily Mail, il giovane sarebbe tornato dalla Cina con una versione digitale della serie sudcoreana Netflix memorizzata in una chiavetta USB nascosta. Ma dopo aver venduto copie a diverse persone, inclusi altri studenti, è stato colto di sorpresa dai servizi di sorveglianza del Paese. Si ritiene che gli arresti siano avvenuti nella provincia settentrionale di Hamgyong, al confine con la Cina. Radio Free Asia ha riferito che uno studente che ha acquistato una copia del disco è stato condannato all’ergastolo, mentre altri sei che hanno visto lo show sono stati condannati a cinque anni di lavori forzati.

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La Corea del Nord ha un rigoroso divieto di ingresso nel Paese di materiale proveniente dall’Occidente e dalla Corea del Sud. I funzionari stanno ora effettuando ricerche nella scuola degli studenti per trovare altri media stranieri. Si dice che alcuni insegnanti siano stati licenziati o rischino di essere banditi e spediti a lavorare in miniere remote come punizione.

Il racconto

«Tutto è iniziato quando la scorsa settimana uno studente delle superiori ha acquistato di nascosto una pennetta USB contenente Squid Game. Ha poi guardato lo show con uno dei suoi migliori amici in classe», ha rivelato una fonte anonima alla Radio. «La coppia ha discusso della serie con altri amici che si sono interessati e hanno acquistato alcune copie dal ragazzo condannato. La legge prevede la morte come pena massima per la visione, la conservazione o la distribuzione di media provenienti da paesi capitalisti, in particolare dalla Corea del Sud e dagli Stati Uniti».

Il Comitato Centrale ha licenziato il preside della scuola, il loro segretario per i giovani e l’insegnante di classe. Sono stati anche espulsi dal partito. È certo che verranno mandati a lavorare nelle miniere di carbone o esiliati nelle zone rurali del Paese. Gli altri insegnanti della scuola sono preoccupati che possa succedere anche a loro se anche uno dei loro studenti verrà coinvolto nelle indagini. In seguito alla cattura degli studenti, le autorità hanno iniziato a setacciare i mercati alla ricerca di dispositivi di archiviazione di memoria e CD video contenenti supporti stranieri.

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Alessandro Pirozzi
Alessandro Pirozzi
Mi presento: mi chiamo Alessandro Pirozzi, sono nato a Napoli ed ho 23 anni. Sono iscritto all'albo dei giornalisti dal 2019 ed amo profondamente la comunicazione, specie quella digitale. Dopo essermi diplomato in un istituto alberghiero, ho iniziato a 18 anni il mio percorso lavorativo con InterNapoli.it nel 2016, collaborando anche in qualità di freelancer con diverse testate digitali come Blasting News. Ho scritto per 'Cronache di Spogliatoio', giornale sportivo online, e per la testata locale AbbiAbbè.it.
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