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venerdì, Aprile 19, 2024
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Terremoto a Scampia, Salvatore Roselli ‘Frizione’ parla con i magistrati

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Avrebbe iniziato a parlare con i magistrati. Una decisione che potrebbe rappresentare (e il condizionale è d’obbligo in questi casi) un autentico cataclisma giudiziario forse destinato a rovesciare radicalmente gli assetti dei clan dell’area nord. Salvatore Roselli conosciuto negli ambienti criminali con l’appellativo di ‘Frizione’ avrebbe deciso di rilasciare dichiarazioni spontanee ai magistrati. Non ancora un pentimento ufficiale visto che bisogna rispettare l’iter amministrativo-burocratico previsto in questi casi ma la notizia, in giro già da qualche settimana, è giunta come un fulmine a ciel sereno durante l’udienza del processo d’appello relativo al sequestro dell’operaio Stefano Pettirosso. In primo grado Roselli, indicato come uno degli ideatori del sequestro, ha rimediato dodici anni (leggi qui l’articolo). E’ una notizia destinata ad avere profonde ripercussioni sulla stessa sopravvivenza di molti gruppi: Roselli infatti è indicato da diverse informative come uno dei reggenti degli Amato-Pagano, un colonnello di elevato spessore criminale che conosce molti retroscena e molti segreti dei gruppi criminali presenti nell’area nord. Il voltafaccia del capo dei Sette Palazzi cambia radicalmente gli scenari criminali.

Il bacio sulle labbra con il ras Pecorelli: è esponente di assoluto rilievo degli Scissionisti

Basta un particolare a rivelare il ruolo apicale svolto da ‘Frizione’. Particolare raccontato ai magistrati proprio da Pettirosso, l’operaio sequestrato da tre clan per un riscatto di oltre 30mila euro. Pettirosso raccontò ai magistrati che quando fu prelevato con la forza e portato in un garage a Scampia qui arrivò proprio Roselli:«Questo si è baciato in bocca con Nunzio (Pecorelli, ndr) e con coso (Gennaro Caldore Cioccolata ndr), e se n’è andato». Un gesto altamente simbolico che dimostra il salto di qualità compiuto negli ambienti criminali. Il padre di Pettirosso, consapevole della pericolosità di Frizione, successivamente aveva chiesto al figlio cosa avesse raccontato agli investigatori con Pettirosso che rispose:«Ho detto questo è Totore Frizione! Stava anche lui nella 167! Venne, parlò con Cioccolata e se n’è andato! Ho detto questo si è baciato in bocca e se n’è andato! Si baciò in bocca con Nunzio e con coso». Già nelle ultime settimane si erano rincorse voci circa la scelta di Roselli: in aggiunta vi è un’informativa delle forze dell’ordine, riportata in una delle ultime ordinanze sui clan dell’area nord, secondo cui il figlio di Frizione sarebbe stato minacciato durante una partita di calcetto da giovani legati al gruppo di Abbasc Miano.

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