In tarda serata, ieri, i Vigili del Fuoco hanno ricevuto una chiamata. Un residente di Calata Capodichino ha visto del fumo uscire da un deposito. Sono le 23, il deposito è chiuso da ore. Il residente dice di riuscire a vedere anche una fioca luce arancione e gialla. Sono fiamme, il deposito sta andando a fuoco. Quando i Vigili arrivano sul posto, le fiamme sono oramai ingovernabili. Il deposito è destinato a bruciare. I Vigili del Fuoco, allora, chiamano altre autobotti a supporto: le fiamme stanno per divorare anche una terrazza che affaccia sul deposito.
I momenti sono concitati ed è solo grazie all’enorme sforzo dei Vigili del Fuoco che si è evitato il peggio. Per il deposito, però, non c’è stato molto da fare. Ma non è solo questa la pessima notizia. L’incendio ha sprigionato una colonna di fumo nero e tendo. Tossico, velenoso. La brezza ha, poi, fatto il resto. Il centro storico di Napoli e addirittura il Vomero sono stati investiti dalla nube tossica. Ancora, all’alba, l’aria era irrespirabile. I Vigili del Fuoco sono ancora a lavoro per spegnere gli ultimi focolai.