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sabato, Aprile 20, 2024
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Tommaso travolto e ucciso fuori scuola, indagata anche la dirigente

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Novità sul caso della morte del piccolo Tommaso D’Agostino. Si vuole fare chiarezza sull’incidente.

Chiarezza sulla morte del piccolo Tommaso

La Procura della Repubblica ha inoltrato nei giorni scorsi cinque avvisi di garanzia per fare chiarezza sulla morte, avvenuta nel maggio scorso, del piccolo Tommaso D’Agostino, all’interno dell’asilo I Maggio a Pile. Anche cinque bambini erano finiti sotto una Volkwagen Passat station wagon lasciata incustodita dalla donna scesa per prendere due figlie iscritte all’asilo.

Da indiscrezioni sembra confermata una parte dei nominativi indicati inizialmente dal perito del Pm: la dirigente scolastica Monia Lai, il responsabile del servizio di prevenzione e Protezione dello stesso istituto comprensivo, l’ingegnere Bruno Martini e il datore di lavoro, Lucio Luzzetti. Ai tre si aggiungono altri due dirigenti comunali nella veste di Rup e dirigente del Settore opere pubbliche nel periodo preso in esame dall’accusa, al momento non noti.

Dito puntato sulla omessa valutazione dei rischi all’interno del plesso scolastico e sulla recinzione metallica non adatta a proteggere i bambini da un eventuale incidente. In particolare la dirigente non avrebbe esaminato con attenzione il documento sui rischi, compreso quello di un possibile investimento benché al corrente dell’utilizzo del parcheggio e il transito più in generale dei mezzi.

Le dichiarazioni del padre di Tommaso e della donna che ha causato l’incidente

Il padre di Tommaso D’Agostino, Patrizio, commesso in una grande catena, trova la forza di perdonare: “La proprietaria dell’auto che ha travolto mio figlio chiede scusa? Noi non le portiamo rancore. Né a lei, né al suo bambino di 12 anni che stava a bordo. Anche loro stanno vivendo una tragedia”. A Repubblica l’uomo racconta di aver “sentito” l’incidente praticamente in diretta: “Ero sul terrazzo di casa mia, da cui si vede l’asilo di Tommaso, il cortile esterno e i tre tendoni bianchi che fanno ombra, quando all’improvviso ho sentito un boato, un rumore fortissimo. Saranno state le 14.30 circa, mia moglie era già a casa e anche io ero in pausa pranzo. Tommaso il mercoledì esce dopo perché ha l’ora di religione. Sentito quel rumore sono entrato in casa e ho detto a mia moglie che ero preoccupato. “Credo sia successo qualcosa all’asilo di Tommaso”. “Ma no, ma figurati, ci avrebbero avvisato, chiamato dalla scuola, stai tranquillo”.

Una volta arrivato a scuola ha visto “l’inferno”. L’incubo di ogni genitore: vedere il proprio figlio esanime senza poter fare più nulla.

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Questa la ricostruzione della donna: “Ho parcheggiato la macchina in pianura, ho inserito la marcia, non mi ricordo di aver inserito il freno a mano”. La donna aveva parcheggiato l’auto, una Passat, davanti all’asilo di Pile, con a bordo il figlio 12enne, per andare a riprendere i suoi due gemellini di cinque anni. Questo è il punto di partenza. L’auto si è poi mossa e ha travolto la recinzione, uccidendo Tommaso, 4 anni, e ferendo cinque piccoli alunni della scuola dell’infanzia.

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