Cinque corpi sembrati, un giallo che s’infittisce, l’ansia e la paura di avere davanti una macabra verità o la speranza di rivederli vivi. Tante emozioni, cosi diverse, quelle che stanno provando i familiari dei tre napoletani scomparsi in Messico. La scoperta del ritrovamento di resti umani in alcune buste ha spinto -come riporta il Mattino in anteprima – l’avvocato di familiari ad avanzare le procedure legali internazionali per chiedere che su quei poveri resti venga eseguito l’esame del Dna, comparato con i codici genetici dei nostri connazionali svaniti nel nulla. La notizia del ritrovamento di questi cinque cadaveri smembrati. Erano dentro buste di plastica lasciate all’interno di un Suv rosso parcheggiato a bordo di un sentiero rurale nei dintorni di Chilapa, nello stato messicano di Guerrero, nel Sudest del paese. I resti umani sono stati ritrovati da residenti del luogo, che si dirigevano verso il tradizionale mercato settimanale di Chilapa. Gli specialisti della polizia scientifica che li hanno esaminati hanno avvertito che, dato lo stato in cui si trovano, sarà difficile identificarli. Il test del DNA sarà fondamentale
Trovati 5 cadaveri fatti a pezzi: “Test del Dna”, ansia e speranza a Napoli
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