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sabato, Aprile 20, 2024
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Truffa all’Asl da oltre 200mila euro: indagine al centro medico in provincia di Napoli

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Truffa aggravata ai danni del sistema sanitario regionale campano, in particolare la Asl Napoli 3 Sud, falso ideologico in atto pubblico e associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe. Questi i reati per i quali sono indagati gli amministratori del Cmo (Centro medico polispecialistico oplontino) di Torre Annunziata  nei confronti dei quali la Guardia di Finanza e la sezione di polizia giudiziaria della Procura di Torre Annunziata hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per un valore complessivo di oltre 209mila euro, emesso dal gip del Tribunale oplontino.

Le indagini sono scattate a seguito di una segnalazione della Asl Napoli 3 Sud, competente sul territorio di Torre Annunziata, riguardante la rilevazione di abnormi flussi di prescrizioni mediche di particolari prestazioni di laboratorio «ad alto costo», tutte eseguite tra il 2015 e il giugno 2016 nel centro medico di Torre Annunziata.  Dalle indagini è emerso un collaudato sistema fraudolento. Posto in essere dagli organi apicali del centro medico e da alcuni operatori sanitari (medici, ostetriche e infermieri). Mediante induzione in errore della Asl ha permesso di conseguire un profitto illecito quantificabile in 209mila euro. Effettivamente erogati e in ulteriori 185mila euro la cui erogazione è stata invece bloccata.

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Lo stratagemma dietro la truffa

Secondo quanto ricostruito, la truffa prevedeva la simulazione di campagne di prevenzione per il rischio cardiovascolare e per il tumore al collo dell’utero. Facendo leva sulla buona fede degli assistiti ai quali veniva assicurata la gratuità degli esami nel centro medico. Inoltre la disponibilità di un servizio di accompagnamento, a mezzo di «navetta». Nonché la prescrizione degli esami genetici mediante impegnative emesse in assenza della necessaria visita specialistica. Indicando la prestazione come suggerita da ignari medici specialistici dei quali, all’insaputa degli stessi, riportati i relativi codici regionali.

Questo sistema ha determinato l’aumento esponenziale delle prestazioni sanitarie ad alto costo da parte del laboratorio di genetica del Cmo di Torre Annunziata. Il tutto senza che i pazienti sottoposti a tali esami avessero sostenuto alcuna visita preventiva da parte di uno specialista. Le indagini hanno poi consentito di accertare un ulteriore tentativo di truffa ai danni del sistema sanitario regionale. Sempre ad opera dello stesso centro specialistico. Il tutto finalizzato ad ottenere rimborsi dalla Asl Napoli 3 Sud per un importo, non liquidato, di circa 230mila euro per test genetici relativi a pazienti oncologiche. Mediante l’omessa indicazione dei luoghi di effettivo prelievo dei campioni da analizzare e di concreta esecuzione degli esami che, in realtà, avvenivano rispettivamente a Brindisi e a Monaco di Baviera, in Germania. Facendo risultare che le prestazioni eseguite nel laboratorio di analisi del Cmo.

 

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