Pochi giorni per prelevare gli effetti personali e poi sarà addio alla Vela Celeste per consentire i lavori di messa in sicurezza necessari. Gli abitanti, 800 circa, dell’edificio del Lotto M di Scampia parzialmente crollato lo scorso 22 luglio (a cedere fu un solaio) hanno tempo sino a domenica 18 agosto per portare con sè tutti i propri beni.
“Dalla prossima settimana sarà infatti impedito l’accesso alla Vela, per
consentire l’avvio dei lavori necessari e indispensabili”. Recita così una nota del Comune di Napoli che contingenta i tempi di ingresso momentaneo delle 250 famiglie per raccogliere quanto loro appartiene rimasto in casa dopo lo sgombero forzato a seguito dell’incidente che ha causato tre morti.
“È necessario – dicono ancora da Palazzo San Giacomo – che gli sfollati della Vela Celeste che non abbiano ancora provveduto a prelevare dagli alloggi i propri effetti personali si
mettano urgentemente in contatto con il presidio di Assistenti Sociali ubicato nei pressi della Vela per fissare data e orario dell’intervento, entro e non oltre domenica 18 agosto. Entro tale data deve essere conclusa questa fase alla quale tutti i servizi comunali coinvolti
stanno prestando la massima cura e attenzione, per poter speditamente
procedere nell’iter previsto”.
La difficoltà nel trovare alloggi
Intanto, continua la ricerca di nuovi alloggi da parte degli abitanti della Vela Celeste sgomberati che da una settimana hanno lasciato la sede di Scampia di Scienze Infermieristiche della Federico II dove avevano trovato riparo dopo il crollo. In molti hanno trovato ospitalità da parenti e altri in alcune strutture ricettive dell’area a Nord di Napoli non lontano dal quartiere Scampia. Per le famiglie sono state stanziati fondi per la ricerca di una soluzione abitativa alternativa sia dal Comune di Napoli che dal Governo, di diversa entità (da 400 a 900 euro) a secondo della grandezza del nucleo familiare.
«Chi non ha buste paga è però svantaggiato, nessuno vuole affittarci le case e nel periodo estivo risulta essere ancora più complicato. In più quando sanno da dove veniamo chiudono in fretta le comunicazioni» le dichiarazioni a InterNapoli delle famiglie della Vela Celeste.
Le polemiche
Nei giorni scorsi proprio dai balconi della Vela Celeste sono stati esposti alcuni striscioni polemici, realizzati evidentemente dagli stessi abitanti. Uno recita così: “Mentre voi chissà dove siete (rivolto ai rappresentanti istituzionali ndr.), noi siamo senza casa. Vi siete venduti la nostra dignità, le nostre case, le nostre famiglie, i nostri diritti, le nostre vite… vergogna”.
In un altro lo j’accuse appare anche più esplicito: “La politica di Scampia si è venduta le nostre case”.
Ovviamente, tali accuse devono in ogni caso essere confermate e sono considerazioni arbitrarie degli autori.