Sono ben 41 le scosse di terremoto registrate in poco più di 7 ore nel cratere del Vesuvio. I rilevatori dell’Osservatorio Vesuviano hanno tenuto sott’occhio lo sciame sismico scatenatosi ieri pomeriggio fino a tarda serata in corrispondenza della bocca eruttiva di uno dei vulcani più pericolosi del mondo. Si tratta di piccole scosse che segnalano l’attività del cono vulcanico che, comunque, gli esperti giudicano sotto controllo.
«Si è trattato di uno sciame composto da sismi di bassa magnitudo da -0,4 a un
massimo 1.1 della scala Ritcher – spiega Francesca Bianco, direttrice
dell’Osservatorio Vesuviano – L’epicentro è stato localizzato nell’area craterica del
Vesuvio. Una zona soggetta, al contrario dei Campi Flegrei, a una subsidenza, cioè
abbassamento. Naturalmente i terremoti non sono stati avvertiti e non abbiamo
evidenziato particolari anomalie accompagnate agli eventi sismici. È un’attività di
una zona vulcanica attiva. Inoltre, sia i dati geochimici che quelli geofisici
non hanno evidenziato variazioni significative. Si è trattato di uno sciame che rientra
nella dinamica di un vulcano attivo come il Vesuvio».