La favola del Vomero come quartiere bene e tranquillo di Napli oramai è un ricordo. Sono oramai diversi anni che la zona viene presa di mira da banditi. Sia abitazioni private che esercizi commerciali sono vittime di epiosi di micro e macro criminalità. E l’inizio del nuovo anno conferma, putroppo, questo triste dato. Dai primi giorni del 2025, infatti, si susseguono nel quartiere furti e rapine. I residenti ed i commercianti della zona non sono per nulla sereni. Del resto che il Vomero ultimamente si stia trasformando nel fulcro di una malavita senza scrupoli e sempre più agguerrita è un dato di fatto.
Le “zone rosse” del Prefetto Michele di Bari
Questo fenomeno è confermato anche dai dati resi noti nelle scorse settimane dalla Prefettura di Napoli. Il Prefetto Michele di Bari, infatti, ha individuato quattro quartieri della città metropolitana particolarmente a rischio a causa della forte emergenza criminalità e illegalità. Tra queste quattro ‘zone rosse‘ figurano Chiaia, i Decumani, piazza Garibaldi ed appunto il Vomero.
Si trattano di quattro zone estremamente differenti tra loro, ma tuttavia accomunate da simili criticità. Da un lato i rinomati ‘baretti’ di Chiaia e le strade del Vomero, zone tranquille durante gli orari diurni, negli orari notturni si trasformano in teatri di furti, rapine, aggressioni e spacci di droga. Dall’altro le aree turistiche e costantemente affollate dei Decumani nel centro storico e della stazione Garibaldi sono luoghi in cui proliferano gli episodi di borseggi e di truffe turistiche.
Ma, nonostante la specificità delle varie zone, è evidente che l’inizio del 2025 a Napoli è stato inaugurato con un forte incremento degli episodi malavitosi rispetto all’anno precedente. Un fenomeno da cui non si può prescindere e su cui è necessario porre l’attenzione delle istituzioni competenti e dell’amministrazione comunale e municipale.
Il doppio tentato furto nella notte della Befana
Sono tre settimane che la collina vomerese è sotto attacco, persino nei giorni festivi. Si pensi ad esempio alla notte della Befana, momento nel quale si è consumato un doppio tentato furto nella zona di mercato De Bustis. Alcuni delinquenti hanno infatti tentato di forzare la saracinesca di un’agenzia scommesse e di una tabaccheria, ma senza riuscire nel loro scopo. Dalle telecamere del sistema di videosorveglianza installato all’interno della prima attività emerge la dinamica: tre uomini dal volto travisato hanno tentato di scassinare l’entrata con dei piedi di porco per alcuni minuti. Ma alla fine hanno deciso di rinunciare al loro bottino, andandosene via sconfitti. Tuttavia il danno economico che hanno causato alla saracinesca non è per nulla indifferente.
L’aggressione in piazza Leonardo
C’è stata poi la violenta e balorda aggressione consumatasi nella notte tra lunedì 13 e martedì 14 gennaio in piazza Leonardo. Qui due giovani incappucciati a bordo di uno scooter hanno assalito una giovane coppietta che si trovava a passeggiare da quelle parti. I loro volti sono stati brutalmente sfregiati, riportando gravi lesioni al setto nasale. E anche questo assalto è finito male per i due giovani, feriti gravemente a tal punto da finire in ospedale. Il tutto per cercare di rubare due cellulari.
Il furto con ‘spaccata’ alla filiale Compass di via Cimarosa
Altro episodio inquietante è il tentativo di furto avvenuto all’alba di giovedì 16 gennaio che ha interessato la filiale vomerese del gruppo bancario Compass, ad angolo tra via Domenico Cimarosa e via Gian Lorenzo Bernini. Si tratta di un furto singolare, in quanto ha segnato il ritorno di una tecnica delinquenziale della ‘spaccata’. I delinquenti hanno frantumato una delle vetrine della filiale con una Fiat Panda, intestata a una società di noleggio e rubata la notte precedente mentre sostava nelle strisce blu in via Francesco Cilea.
E anche in questo caso, al di là dell’evidente disagio provocato dalla vetrina infranta, a seguito delle indagini condotte è emerso che i malviventi non sono riusciti a manomettere la cassaforte, o comunque a rubare qualche oggetto. Sono infatti fuggiti molto presto a gambe levate, anche alla luce dello scattare dell’allarme e dell’arrivo dei militari del Nucleo Radiomobile di Napoli. Tuttavia l’episodio non è minimamente trascurabile, in quanto rappresenterà un duro banco di prova per la Polizia, essendo adesso costretta a fare i conti anche con questa antica pratica criminale. Nonostante i massicci interventi messi in campo dalle forze dell’ordine tra il 2004 e il 2005, ricordati nei giorni scorsi dal presidente del Centro Commerciale Naturale Vomero Arenella Enzo Perrotta. “Dopo venti anni tornano gli sfondamenti di vetrine al centro del commercio vomerese. Ci aspettiamo una risposta efficace dalla Questura di Napoli“, ha affermato il presidente, esprimendo una certa speranza nel lavoro delle autorità.
Il furto dei panini nel Luca’s pub
Altri due raid sono stati commessi al Vomero tra martedì e mercoledì. Il primo riguarda il furto che ha interessato lo storico e celebre Luca’s pub di via Raffaele Morghen. Di notte, infatti, alcuni delinquenti hanno lanciato alcuni sampietrini raccolti per strada spaccando una delle vetrate del locale. Dopodichè si sono infiltrati all’interno. Sono state inoltre ritrovate macchie di sangue sul davanzale della vetrina. Questo indizio ha fatto pensare che i malviventi sono entrati nel locale passando per la fessura creata tra le schegge di vetro. E non avendo trovato altri beni di valori i ladri si sono limitati a portare con sè dieci panini.”Stiamo parlando di veri e propri ladri di gallina. Se fossero venuti qui in orario di apertura glieli avrei offerti io personalmente, con tanto di birra e coca cola“, ha dichiarato la proprietaria del locale, accennando un sorriso misto a una profonda delusione.
Le angosce dei commercianti
“Ormai questi episodi sono all’ordine del giorno. Anche il nostro locale è stato oggetto qualche mese fa di riprovevoli misfatti. Le dinamiche sono state le stesse che hanno interessato il Luca’s pub: anche qui hanno rotto la vetrina e hanno rubato 60 euro, quel poco che era rimasto in cassa“, ha affermato il proprietario del ristorante Godot, sita a 100 metri dal pub. Le sue parole esprimono tutto il terrore e il panico che ormai pervadono gli animi dei commercianti alla luce di queste minacce alle loro attività.
Preoccupazioni condivise anche dallo staff del vicino e rinomato bar Mexico, un’istituzione nella tradizione del caffè e della pasticceria vomerese che si trova sulle scale di via Alessandro Scarlatti a due passi dalla funicolare di Montesanto. “Già qualche anno fa il nostro locale è stato vittima di una terribile aggressione“, ha dichiarato Martina, sorella del proprietario del bar. “Un uomo di statura bassa sfondò il portone di vetro del nostro locale sempre con un sampietrino. Il tutto per un bottino di 80 euro. Nei giorni seguenti, il ladro iniziò a seminare il terrore anche nei negozi vicini, spingendosi sino a via Bernini. Purtroppo, anche noi abbiamo una certa familiarità con questi episodi“, ha concluso Martina. Dunque da queste affermazioni emerge come il fenomeno in questione sia profondamente radicato nelle strade e nelle piazze del quartiere. Infatti minacce del genere sono ormai all’ordine del giorno.
Il furto del telefono nella sacrestia di San Gennaro al Vomero
Un altro furto, commesso martedì 21 gennaio, ha interessato addirittura la chiesa di San Gennaro al Vomero in via Gian Lorenzo Bernini dove un uomo, già noto alle forze dell’ordine, si è intrufolato nella sacrestia durante la celebrazione della messa. Il ladro, approfittando della distrazione dei fedeli, ha rubato lo smartphone del parroco, oltre a circa 60 euro di offerte dei fedeli. Le indagini condotte dai carabinieri immediatamente dopo la denuncia del furto hanno consentito di risalire al malvivente e di restituire il telefono al legittimo proprietario. Si tratta anche questo di un evento che dimostra come le scelleratezze di questi microcriminali non conoscano limiti. Sono infatti capaci persino di entrare in luoghi storici e di grande prestigio culturale e artistico, come le sacrestie.
Gennaro Capodanno e gli appelli alle forze dell’ordine
“Siamo fortemente preoccupati, anche in questo inizio del nuovo anno, dagli episodi criminali che stanno infestando la collina vomerese“. Questo è quanto ha affermato il presidente del Comitato Valori collinari Gennaro Capodanno nei giorni scorsi. “Sono tutte spie che rilevano il forte interesse della malavita organizzata per questa collina. Non ritengo che questi problemi possano essere risolti solo monitorando l’intero quartiere“, ha proseguito Capodanno, evidenziando anche la notevole estensione del rione, dato che rende oltremodo dispendioso un sistema di controllo simile. “Le telecamere, come dimostrano le esperienze in altre metropoli europee, non sono sufficienti da sole a eliminare la mala pianta della delinquenza. Possono solo contribuire di individuare, a posteriori, gli autori degli episodi criminali“.
“Occorrerebbe – ha concluso il presidente – anche un miglior coordinamento delle forze dell’ordine, dando corpo e sostanza ai comitati circoscrizionali per la sicurezza e l’ordine pubblico, istituendo nuovamente servizi come quelli del poliziotto e del carabiniere di prossimità, che, in passato, hanno dato ottimi risultati anche in materia di prevenzione. Inoltre è necessario che i cittadini collaborino denunciando tutti gli episodi riconducibili ad azioni criminali ai quali sono soggetti o dei quali vengono a conoscenza, anche nel mentre queste ultime sono in atto“.


