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lunedì, Luglio 1, 2024
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NAPOLI E L’HINTERLAND TRA MONNEZZA ED ELEZIONI
Rifiuti e promesse, proviamo a riderci sù

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Caro direttore,

la campagna elettorale è partita e stiamo tutti col naso in su per vedere come va a finire: Bassolino, Mussolini, Bocchino? Beh, una risata Te la faccio fare. Bassolino invia un opuscolo che ci vuol fare regionare ragionando e se ne va in tour per le cinque province; Mussolini che non perde l’occasione per scaricargli addosso tutte le nefandezze della città innanzitutto, e del resto della regione dopo. Bocchino, che io so essere editore del Roma, oltre che deputato, non ha trovato di meglio che aprire un call center per far parlare i campani sull’occupazione e sulla sicurezza. Vi ha fatto la sua sede e campo di lotta e promette fuoco e fiamme(non quelle del Msi, ovviamente). Beh e i programmi dei tre? Uno, nessuno, centomila. Mi spiego: in questa regione, come ti giri ti giri, sai che devi rimboccarti le maniche. Non ci sono più emergenze: siamo solo pieni di ordinarie emergenze. E allora che fare in questa situazione dove ognuno dei candidati per ora sta ancora a livello di approccio (capisco gli ultimi due, ma non giustifico il primo che per fare cose ha avuto cinque lunghi anni e non è stato nemmeno capace di imporre ai suoi il rinnovo della carta statutaria della Regione!)? Dice: embè, che cambiando le regole avrebbe cambiato qualcosa nella vita dei napoletani? No. Ma quella dei consiglieri regionali sì.



Caro direttore,,

ho l’impressione che mi sta sfuggendo qualcosa: sbaglio o il Napoli sta in C, e ciò nonostante, fa 60mila spettatori? Abbiamo comprato un altro Maradona o siamo usciti fuori di senno? La cosa bella, poi, è quello che sta accadendo intorno allo stadio S.Paolo. Le case intorno ballano quando i napoletani esultano per i gol degli azzurri, il Comune nun se vò n’zurà cu’ De Laurentiis che se ne va a Castelvolturno dove un tal Coppola gli concede in comodato d’uso spazi per tre campetti di calcio (rigorosamente regolamentari, però). Perchè scrivo? Perché quel produttore che pontifica (coi suoi soldi, beninteso) s’è accorto che se non si dà da fare per conto suo , hai voglia di aspettare i tempi della politica. Si fa più presto a fare un nuovo stadio, magari con 75mila posti. L’ha detto lui. Perché s’è accorto anche lui che la lentezza con la quale l’amministrazione affronta tutti i problemi della città, rischia di appiattire tutto, di renderlo immobile: cioè nun se fa ‘o rieste e’niente! E allora, caro direttore, se non si riesce a superare il problema stadio di calcio(che già c’è, si badi) come si fa a pensare che risolveranno tutti gli altri, grandi, veri problemi di Napoli?.



Caro direttore,,

i rifiuti a Napoli sono come quelle telenovele che arrivano dalla Colombia e durano anni e anni e non arrivano mai alla fine. Oppure come Beautiful che in quanto a longevità batte tutti. I rifiuti a Napoli io li pago. Cioè la cartella la pago da sempre. Dovrebbero ritirare la spazzatura(che io ho messo là dentro), portarla agli impianti di lavorazione e ricavare soldi per togliermi qualche euro dalle prossime bollette Rsu. Dovrebbero. Ma il Mattino ha sparato un bel titolo: e gli altri hanno fatto lo stesso. Tra un po’ saremo coperti dalla mondezza (nostra) che raggiungerà l’altezza di due piani e che ci farà venire tutte le epidemie del caso. Pur pagando. Ma c’è di più, alla Regione e al Comune hanno fatto una bella pensata: hanno registrato uno spot dove un camioncino recapita a casa di un utente la sua mondezza di un anno fa. Perché? Perchè la ditta (strapagata da noi oltre che da Regione e Comune) non sa dove metterla? Perché non parte la differenziata? Perché i giudici hanno chiuso le discariche? Perché la camorra si sta vendicando della ricchezza persa? Perché ci sono le elezioni? Insomma, non s’è capito perché i netturbini hanno riportato la mondezza a casa del napoletano. Ah, forse ci sono, vuoi vedere che in quelle buste color carbone ci sono tutti i manifesti elettorali zeppi di promesse non mantenute e per questo le hanno rispedite al mittente? Che ne pensa?.



Caro direttore,,

stavolta proprio non ce l’ho fatta ad accettare (come faccio da una vita) l’ultimo sopruso dell’amministrazione comunale. Che mi ha chiesto soldi arretrati di una multa per infrazione stradale, non pagata cinque anni prima. Premetto che non ho mai posseduto una macchina, non ne ho mai guidato una e non sono patentato. Vuole sapere quanto dovrei pagare? 600mila euro! Vado da un avvocato, gli sottopongo il caso e lui mi dice: pagate. Mi spiega che alla fine, tra il patrocinio legale, le carte varie, le udienze varie, la multa risulterà più economica della spesa. Nella patria del diritto la cosa ci starebbe bene ma siccome ho la testa dura decido di fare da me. Faccio raccomandate al Comando di polizia urbana, un’altra al giudice di pace e aspetto le ricevute di ritorno. Naturalmente allegando anche una autocertificazione in merito al non possesso né di auto né di patente. Passano tre anni e vengo chiamato dal giudice. Devo certificare in modo legale tutto quanto ho inviato per raccomandata. Poi devo produrre altri documenti e attendere con fiducia. Devo andare al Comune per preparare il carteggio e là scopro che, porca miseria, c’è un tale che si chiama come me, che è nato a Napoli lo stesso giorno, mese ed anno e, però è deceduto quattro anni fa. Abitava in una strada parallela alla mia e quella contravvenzione, probabilmente, se fosse pervenuta in tempo, l’avrebbe anche pagata. Conclusione? Sono andato a fare il versamento e aspetto la mora..



Caro dottor direttore,,

la pioggia di questi giorni ci ha tutti sorpresi ma il freddo e il vento ancora di più. Ma la cosa che più ha colpito i napoletani, credo, sia stato quel bivacco di cittadini salernitani a Campagna per evitare un altro scempio su un territorio ricco d’acqua che fa funzionare, più a valle, ben 12mila aziende agricole (piccole e grandi). Ebbene a difesa di questo settore, dei lavoratori, del futuro economico della zona non s’è visto uno straccio d’autorità (il Sindaco di Campagna fa eccezione, che a dire il vero ne vale almeno 50). Ma ti pare possibile che si va ad insediare un impianto per rifiuti in una zona del genere? E poi, dove stanno quei professori che dicono che l’ambiente non si guasta, che le falde non si inquinano, che i tumori derivano da altri fattori? Ma la cosa più bella e curiosa è che il sindaco ha proposto un luogo alternativo, sempre nel suo territorio ma in posizione del tutto sicura rispetto ai danni (più che probabili) derivanti dalla nuova discarica. Silenzio da parte del Commissario e da parte di chi dovrebbe avere a cuore il destino dei cittadini prima di ogni cosa. Spiace che per quel bivacco all’adiaccio ci sia scappato anche un morto, che è anche l’emblema di una situazione pericolosa quanto critica. Ma dico, la magistratura, sempre attenta ai problemi ambientalisti (tant’è che ha chiuso i sette impianti di raccolta in Campania), non ha ravvisato ancora nelle autorità preposte (Regione, Province, Comuni, Ditte, Protezione civile e Ministero) i responsabili da additare e condannare, da escludere per sempre da ogni carica che riguardi l’amministrazione della cosa pubblica, vedendo solo i guasti della Fibe, rea di non aver aggiornato gli impianti dei siti per i rifiuti e unica a pagare, quindi(con noi in prima fila, però), per lo scempio che ormai è di tutta la Regione?




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