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mercoledì, Giugno 26, 2024
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LA DEADLINE DI TAGLIALATELA
Giugliano, il centrosinistra e le promesse mancate

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GIUGLIANO. Alla vigilia delle elezioni regionali Francesco Taglialatela annunciò le sue dimissioni. Il Sindaco di Giugliano pochi giorni dopo il voto, che incoronò nuovamente Bassolino Governatore, ufficializzò al protocollo l’intenzione di gettare la spugna. Seguirono, con la complicità delle vacanze pasquali, giorni di silenzio e sbigottimento. Furono poi resi pubblici alcuni documenti in cui il Primo Cittadino chiariva la sua posizione: Francesco Tagliatatela dichiarava Giugliano ingovernabile. In un acceso fermento culturale, la città si divise tra sostenitori e detrattori dell’architetto giuglianese. Francesco Tagliatatela confrontò la sua posizione prima in un’assemblea pubblica nella sala consiliare, e poi nell’auditorium della biblioteca di via Verdi con i partiti della sua maggioranza. A poche ore dalla scadenza dei termini per il ritiro delle dimissioni il Centro sinistra, con Francesco Tagliatatela custode e garante della coalizione, dettava termini e scadenze per l’azione politica che avrebbe dovuto rilanciare la nostra città e la sua esperienza amministrativa. Le date del 30 maggio e del successivo 30 giugno, erano fissate per portare a termine importanti innovazioni nella macchina comunale e per raggiungere ambiziosi obiettivi strutturali. Un manifesto pubblico decantava i punti di questo nuovo programma per Giugliano. In un’ultima Assemblea di città, la fascia tricolore, ripresentava le motivazioni che lo avevano spinto a ritornare sui suoi passi.
La data in cui si scrive questo pezzo è quella dell’otto Luglio. Agli occhi della città gli unici obiettivi raggiunti da quest’Amministrazione, ad oggi, sono la nomina dello staff e l’approvazione del bilancio.
Dove sono finiti gli altri punti di quel manifesto? Dove sono le scadenze di Francesco Taglialatela?
Caro Sindaco lei in pubblico, in assemblea, in televisione aveva snocciolato scadenze ed obiettivi, aveva esposto con fermezza la sua intenzione a rispettare quelle che gli inglesi chiamano deadline, aveva dato la sua parola.
Il ragionamento era, per la prima volta a Giugliano, schietto e sincero: o si fa così, o tutti a casa.
Dove sono finite queste promesse? Dove sono i Dirigenti che dovevano essere nominati al più presto? Dove le innovazioni al programma? Dove il rilancio per lo sviluppo di questa città?
Ma soprattutto perché non sono state convocate le Assemblee pubbliche che aveva promesso ai cittadini?
Scaduti i termini che lei e, solo lei aveva imposto, era suo obbligo morale dare nuove spiegazioni alla città. Convocare nuovi momenti di dialogo.
Giugliano si è rinchiusa nel suo inoperoso silenzio. La Giunta ed i Consiglieri nella loro incapacità di promuovere un progetto condiviso. E lei? Lei cosa pensa Sindaco Tagliatatela?
E’ di nuovo imbrigliato nella roulette di una politica che non gira o aspetta il momento propizio per sbattere la porta e seppellire un’esperienza amministrativa che non ha dato i suoi frutti?
Sindaco, in ogni caso, se c’è, sappia che la città aspetta risposte.




GIOVANNI F. RUSSO

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