Era agli arresto domiciliari quando sentì bussare al citofono. “Siamo i carabinieri”, si sentì dire dall’altro lato, ma erano i killer arrivati lì per ucciderlo. Luca Ciotola, 34 anni, aprì la porta ai suoi carnefici, convinto che fossero i militari arrivati a controllare che lui si trovasse a casa. Era agli arresti domiciliari Ciotola. Uno, forse due killer agirono in maniera veloce e spietata non lasciandogli scampo. E’ accaduto nella notte del 5 maggio del 2016.
Gli scaricarono addosso dieci colpi, un trattamento riservato ai boss e agli ‘infami’, ma il pregiudicato residente in via Cupa Vicinale Terracina, non si aspettava di certo quel trattamento e anche gli investigatori rimasero spiazzati. Non apparteneva infatti a clan in quel momento in lotta tra loro, forse si era reso protagonista di uno sgarro personale che ha comunque pagato nel più tragico dei modi con modalità camorristiche.
RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.