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venerdì, Marzo 29, 2024
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STILE RICERCATO E VENTQUATTRO CM
IN PIÙ PER LA NUOVA «MINI CLUBMAN»

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La versatilità di un’auto normale in meno di quattro metri. Sinteticamente indicativa la filosofia progettuale di questa nuova Mini. Gli inguaribili nostalgici affezionati al marchio inglese noteranno una certa somiglianza con le gloriose Traveller e Clubman del passato, con l’inconfondibile doppia portina posteriore. Una somiglianza che, com’è giusto che sia a distanza di tanti anni, traspare solo dall’estetica. Uno stile riuscito, un pò carico azzarderei. L’allungamento non rovina le proporzioni della Mini con un posteriore quasi verticale, fiancate lisce e la coda un po’ forzata nel design, tutta stretta in una cornice d’argento, disegnata dai montanti posteriori e dalla linea superiore del paraurti. Con otto centimetri di passo in più che aumentano la distanza tra sedili anteriori e posteriori, la Mini guadagna anche un posto in più (ora cinque). L’accessibilità al divano posteriore è garantita da una terza porta, la “Clubdoor”, una portierina che si apre controvento sul lato destro dopo aver aperto la porta anteriore. Altri sedici centimetri aiutano la Mini Clubman a caricare bagagli. Le due portine posteriori sono comode e leggere. In un mondo di “orridi portelloni” queste sono veramente chic e originali e si aprono anche quando lo spazio è limitato. La capacità di carico resta però comunque limitata (260 litri dichiarati) ma è lo scotto da pagare per l’eleganza. Tre i motori disponibili per la Clubman al lancio del 10 novembre, moderni nuovi e già collaudati sulla Mini di seconda generazione. Il 1.6 da 120 cavalli (160Nm per 201 km/h e 9,8 secondi per lo 0-100km/h) per la Cooper; 1.6 turbo twin scroll da 175 cavalli (240Nm per 224 km/h e 7,6 secondi per lo 0-100 km/h) per la Cooper S e turbodiesel 1.6 in alluminio da 110 cavalli (240/260Nm per 193 km/h, 10,4 secondi per lo 0-100km/h e più di 20 km/litro medi dichiarati) per la Cooper D. Cambio manuale a sei marce di serie per tutti i motori e automatico a richiesta. Sulla scia della filosofia Efficient Dynamics di BMW, tutte le Mini Clubman così come anche le Mini non hanno dimenticato l’ecologia. Così si spengono quando ci si ferma, in folle e si solleva il piede dalla frizione, per poi riaccendersi quando si abbassa nuovamente il pedale. Non sprecano energia in accelerazione e sfruttano le decelerazioni per caricare la batteria. Ti suggeriscono la marcia migliore alla guida (ecology conscious) con delle apposite freccette luminose sotto il contagiri. L’esclusività si paga, si sa. Occorrono dai 21.400 euro per la Cooper fino ai 28.600 euro per la Cubman Cooper S.

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