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venerdì, Giugno 21, 2024
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ai funerali presenti tutti gli amici

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Lo chiamavano “Chi Chi”



Napoli, 7 gen. (Adnkronos) -Un centinaio di ragazzi, tutti quelli che conosceva, e donne e anziani del quartiere, hanno affollato oggi la parrocchia Maria Santissima Assunta in cielo, ai funerali di Salvatore Di Matteo, il baby-rapinatore ucciso da un poliziotto. L’arrivo della carro funebre con la bara di ”Chi’ Chi’, cosi’ lo chiama vano al quartiere Miano alla periferia nord di Napoli, dove viveva con la mamma Lina Formica e il fratello Antonio, e’ stato preceduto da momenti di tensione. A vegliare sul corteo una mezza dozzina di vigili. Tra i tanti giovanissimi, giunti per l’ultimo saluto a Salvatore sui loro motorini e naturalmente tutti senza casco, alcuni con le lacrime agli occhi. ”Quel poliziotto ha sbagliato, deve pagare. Salvatore non ha fatto nulla di male”. Questo il commento diffuso. Non una parola sul fatto che ”Chi’ Chi” avesse in tasca un coltello a serramanico e che il motorino che inforcava Thomas, il suo complice, era rubato. In via della Liguria, e’ anche comparso sui balconi uno striscione degli amici della curva, lo stesso esposto ieri allo stadio S. Paolo: ”Sarai per sempre nei nostri cuori. Addio salvatore. Gli amici di Miano a Chi Chi”. Sulla cancellata, un cartello bianco scritto con un pennarello blu: ”Salvatore assassinato da 1000 promesse, da 1000 assassini”.
Decine le corone di fiori bianchi inviate da familiari e amici dei de Matteo, e 50 i palloncini bianchi per l’addio. Un desiderio della mamma Lina, che e’ apparsa distrutta dal dolore e ha partecipato alla messa sorretta dagli amici e dalla sorella Antonietta. ”Giocava a pallone, giocava al calcetto, lavorava, gli piaceva fare il falegname. Lo ricorderemo cosi”’, ha detto una donna. ”Era un ragazzo affettuoso, tranquillo, mai spavaldo”, ha aggiunto un’altra. Ma qualcuno ha ammesso: ”Aveva bisogno di soldi, e’ stato trascinato da altri in questa brutta storia”.
Sulla cassa, portata via, un pallone bianco, regalo di una professoressa del ragazzo e una Bmw telecomandata. Era la befana di Salvatore, una befana che non e’ mai arrivata per questo ragazzo cresciuto troppo in fretta, morto non piu’ bambino e non ancora uomo. ”Tenete stretti a voi i vostri figli. Fate in modo che guardino ai modelli positivi della nostra societa’. Apriamo i nostri cuori al cambiamento e al pentimento”. E’ stato questo il messaggio di Padre Francesco nel benedire la bara di ‘Chi’ Chi’.
Iam

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