Nell’ultimo periodo ‘Striscia la Notizia’ ha mosso un’inchiesta contro Aboubakar Soumahoro in seguito all’insorgenza di alcuni dubbi rispetto alcuni fondi sospetti sulla ‘Casa dei Diritti’ nel foggiano.
Troppi dubbi sull’operato di Aboubakar Soumahoro
E’ Pinuccio, il rocambolesco impiegato di ‘Striscia la Notizia’ ad aver condotto queste prime indagini sul centro di accoglienza inaugurato dal deputato ma mai effettivamente disposto al ricevimento dei braccianti. L’elemento che più sollecita l’inviato a tener fede all’intento di questa inchiesta è determinato dalla curiosità implicata nel voler sapere quanti fondi Aboubar Soumahoro ha raccolto per adibire questa dimora inutilizzata. L’intervento di ‘Striscia la Notizia’ mette in luce alcune ipotesi, si stima infatti che il deputato di origini ivoriane, eletto con Verdi e Sinistra, sia impiegato in alcune trattazioni illecite tra la famiglia e la ‘Lega Braccianti’. ‘La casa dei Diritti’ situata a Torretta Antonacci, che si è apprestato a promuovere, aveva la funzionalità di accogliere i braccianti vittime di sfruttamento. Eppure queste nobili intenzioni non si sono mai validate mediante un’attività concreta.
Le riflessioni di ‘Striscia la Notizia’ dinnanzi alle varie contraddizioni
Altro elemento che ha suscitato forti polemiche risulta essere il repentino passaggio dei conti utilizzati da Aboubakar Soumahoro per raccogliere le varie donazioni. questo aveva infatti usufruito in un primo momento una piattaforma di crowfunding, in seguito, però, la raccolta dei fondi si è spostata sul conto della ‘Lega Braccianti’. Oltre a sostenere questi interrogativi, Pinuccio si domanda se effettivamente la struttura edificata sia in regola o abusiva. Ad oggi la struttura risulta priva di ogni cura e manutenzione.
Le parole di Mamadou Balde
Qualche settimana fa, ‘Striscia la Notizia’ ha raccolto nuove informazioni. E’ pervenuta, infatti, la denuncia di Mamadou Balde, uno degli ex soci della ‘Lega Braccianti’. Dalle sue dichiarazioni traboccavano una serie di critiche incentrate sulla metodologia di lavoro promossa da Verdi e dalla Sinistra a causa dello scandalo rispetto le cooperative sociali nel Lazio. “Durante il periodo del covid, in base alle indicazioni fornite da Soumahoro, noi braccianti abbiamo fatto richiesta al nostro patronato per l’assegno del reddito di emergenza. L’accordo si basava sulla concessione di 25 euro al patronato e l’assegnazione di altri 25 euro ad ognuno di noi. Siamo stati di parola, abbiamo avanzato più di 600 domande, peccato che quando i soldi sono arrivati la nostra parte è stata negata e Soumahoro ci ha voltato le spalle”. Queste le accuse, raccolte da Pinuccio, mosse da Mamadou Balde.
