Una notte, quella appena trascorsa, con 2 elementi in comune: i maltrattamenti in famiglia e l’impegno dei Carabinieri.
Siamo a San Giuseppe Vesuviano e i Carabinieri ricevono una chiamata al 112. “Aiuto, ci sta inseguendo”. Una donna di 53 anni è a bordo della sua auto e con lei c’è la propria figlia 35enne. Entrambe hanno denunciato un uomo. E’ suo marito, è suo padre, ha 64 anni e le sta inseguendo con un’altra auto. Gli attimi sono concitati a via Lavinaio II° Tratto e diventano terrore puro quando l’uomo riesce a raggiungere le sue vittime. Le sperona, le fa accostare e scende dall’auto. Madre e figlia vengono aggredite ma fortunatamente i carabinieri erano stati contattati e la gazzella interviene giusto in tempo per evitare che finisse in tragedia. L’uomo viene bloccato e arrestato. Le vittime se la sono cavata e solo la 35enne ha subìto una leggera escoriazione alla mano destra.
A Napoli, nel quartiere Piscinola, i Carabinieri della stazione Napoli Marianella sono alle prese con una segnalazione al 112 che parla di “persona in stato di agitazione”. I militari raggiungono l’appartamento in questione dove vivono un 20enne e sua madre di 48 anni. Il ragazzo è agli arresti domiciliari e poco prima aveva minacciato e aggredito per denaro chi le aveva donato la vita. La vittima racconta ai Carabinieri mesi di aggressioni mai denunciate per paura o speranza che le cose potessero cambiare. Il 20enne viene arrestato e ora è in carcere in attesa di giudizio.