Lacrime e commozione ai funerali di Crescenzo Di Stazio, il chirurgo di 40 anni morto all’improvviso. Era impiegato alla clinica Villa dei Fiori a Mugnano e ricoverato dalla notte di Capodanno nella rianimazione del Cotugno a causa di una grave e fulminante forma di meningite da pneumococco.
Il batterio che ha ucciso il professionista, a differenza del meningococco, pur essendo infettivo non è contagioso, ma spesso presente lungo le vie aeree di soggetti sani non vaccinati. In alcuni casi il germe si fa strada verso i polmoni ovvero le meningi, provocando gravissime infezioni talvolta fatali. Un batterio che diventa temibile e spesso mortale in presenza di malattie concomitanti o di fragilità dovute a malattie acute e croniche, influenza stagionale compresa. Come per il meningococco anche per lo pneumococco esiste la vaccinazione.
Tanti amici e parenti hanno affollato la . La famiglia come ultimo gesto d’amore ha deciso di donare gli organi. A beneficiarne sarà anche Alessio Carillo, il giovane della provincia di Salernoaffetto da una grave patologia cardiaca per il quale si erano mossi sportivi e personaggi del mondo della tv e spettacolo. A operare Alessio sarà il medico giuglianese Andrea Petraio, figlio del comandante dei vigili Carmine Petraio.
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