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mercoledì, Giugno 26, 2024
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Anna uccisa dall’ex, Alfredo già l’aveva minacciata sui social: “Nel fosso ci finirai tu”

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E’ stato rintracciato nell’area di servizio della stazione di San Mango Piemonte, sull’autostrada A2 del Mediterraneo, Alfredo Erra, il 40enne che stamane ha sparato e ucciso, a Pontecagnano Faiano (Salerno), la sua ex, la trentenne Anna Borsa, all’interno del negozio di parrucchiere dove la ragazza lavorava. L’uomo è stato stato individuato da una pattuglia della polizia stradale di Eboli in evidente stato confusionale.

Sul posto sono arrivati immediatamente i carabinieri da ore impegnati nella caccia all’uomo. Erra pare sia giunto a San Mango a piedi, percorrendo la zona interna di Fuorni dove aveva abbandonato il veicolo.

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Femminicidio a Pontecagnano Faiano

Un gesto che, a spulciare la bacheca Facebook dell’assassino, forse premeditava già da tempo. Sono diversi i post pubblicati da Erra dove, anche se tra le righe, si leggono minacce. La relazione interrottasi otto mesi fa non è mai stata accettata, e con ogni probabilità ha spinto Erra al folle gesto. Il prezzo più alto lo ha pagato Anna Borsa, raggiunta da un proiettile alla testa questa mattina mentre all’interno del negozio c’erano dei clienti in attesa di ricevere un trattamento. Ferite anche altre due persone, tra le quali l’attuale compagno di Anna, che però non sono in pericolo di vita. L’assassino è stato trasferito al carcere di Fuorni, in attesa dello sviluppo delle indagini. Intanto la bacheca Facebook di Alfredo Erra è stata invasa da insulti e commenti di utenti adirati per quanto accaduto.

Anna Borsa uccisa dall’ex, Alfredo Erra già l’aveva minacciata sui social: “Nel fosso ci finirai tu”

“Se ti bacerà sentirà il mio sapore”, questa una delle frasi che si legge scorrendo il suo profilo Facebook. Sotto ogni post ci sono decine e decine di offese e minacce nei confronti dell’omicida. “Abbiamo camminato insieme fin dall’adolescenza – si legge in un altro post – volevi farmi lo sgambetto ma nel fosso ci andrai tu”. E ancora, diversi mesi fa, compare “Cosa sto pensando, che sei la sfravecatura (il peggio del peggio, ndr) del genere femminile”. Un rancore, un odio, una rabbia che si è trasformata nella follia omicida di questa mattina. Secondo molti, anche alla luce di questi post, la tragedia avvenuta oggi poteva essere evitata, se ci fosse stata una maggior vigilanza, una maggior attenzione nei confronti di quest’uomo.

Migliaia di insulti sono comparsi nelle ultime ore sulla bacheca dell’uomo. 

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