I militari della Compagnia di Giugliano, comandati dal capitano Antonio De Lise, hanno effettuato un servizio ad Alto Impatto nel territorio di Sant’Antimo per il contrasto dell’illegalità diffusa. I militari, coadiuvati dal personale della locale stazione, hanno eseguito un provvedimento restrittivo nei confronti di Antonio Dell’Omo, riconosciuto colpevole di rapina aggravata, compiuta a Sant’Antimo il 25 agosto del 2016, dovendo espiare la pena di 2 anni e 4 mesi.
ell’Omo è ritenuto responsabile di una rapina aggravata in concorso. Stando a quanto ricostruito dalla Benemerita, il 23enne, lo scorso 25 agosto, ha depredato uno studente del comune di Frattamaggiore. La vittima, un diciottenne di Sant’Antimo, è stato minacciato – stando alle risultanze investigative dei carabinieri – con una pistola e depredato del motociclo – un Honda Sh 125 – e del telefono cellulare, un 6s. Subito dopo il raid predatorio Dell’Omo si sarebbe poi dileguato, facendo perdere le proprie tracce.
In un’altra operazione due persone – un 35enne e un 57enne – sono state deferite in stato di libertà, per aver realizzato un’officina meccanica priva di autorizzazioni in via Carducci. I militari hanno accertato la presenza di scarichi industriali immessi nella fogna civile, lo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi e non, come materiali in ferro, olii dismessi e parti meccaniche e di carrozzeria delle auto.
Infine, sono stati deferiti in stato di libertà altri quattro soggetti: due sono ritenuti responsabili di furto all’interno di un esercizio commerciale, mentre gli altri due sono accusati rispettivamente di ricettazione e furto di energia elettrica.
Elevate otto contravvenzioni al codice della strada: 2 per mancata copertura assicurativa, 2 per guida senza patente, 2 per mancanza di casco protettivo, 2 per omessa revisione. Nello stesso contesto sono stati sequestrati 4 veicoli.
