Ha dell’incredibile la storia che ci arriva dall’alto Casertano. Un ragazzo, ventottenne, costretto agli arresti domiciliari, aveva in casa quasi 300 grammi di marijuana. Una detenzione sopra le righe, in un certo senso. Il comunicato di seguito ne riassume la vicenda.
Era agli arresti domiciliari per scontare la pena inflittagli nel settembre scorso dopo l’arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La misura degli arresti domiciliari si era resa necessaria in quanto il reato di spaccio lo aveva commesso in regime di obbligo di firma che assolveva presso la Stazione dei Carabinieri di Carinola.
Con evidente probabilità era questa sua condizione di recluso che ingenerava in lui l’erronea convinzione di essere al riparo da qualsiasi ulteriori controllo, che pure è previsto dalla legge. Ad ogni modo, questa mattina, gli agenti del commissariato di Sessa Aurunca, a seguito di un’articolata attività di indagine finalizzata alla prevenzione e repressione dello spaccio di sostanza stupefacente, hanno tratto in arresto Christian Pietrolungo, di 28 anni. Il giovane, già gravato da numerosi precedenti di polizia in materia di droga, aveva nascosto presso la propria abitazione a Carinola circa 250 grammi di marijuana pronta per un utilizzo immediato, magari a più riprese, oppure per essere confezionata e smerciata al dettaglio.
Al momento non sono note le modalità attraverso le quali il Pietrolungo sia riuscito a procurarsi lo stupefacente in regime di arresti domiciliari, e le indagini già aperte nei suoi confronti mireranno proprio a far luce su questo aspetto. Dopo l’arresto, il giovane è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente che ha fissato per la mattinata di domani, 7 dicembre, il giudizio direttissimo e la sua ri-sottoposizione agli arresti domiciliari fino all’udienza.


