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venerdì, Marzo 29, 2024
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Arriva il sì del Comune di Napoli sulla cancellazione delle sanzioni su multe, Imu e Tari

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Arriva il sì del Comune di Napoli alla rottamazione delle sanzioni sulle cosiddette mini-cartelle essenzialmente contravvenzioni al Codice della Strada, Imu e Tari. Le riflessioni sulla questione sono incominciate, a Palazzo San Giacomo, a inizio 2023 e, alla luce dei numeri disastrosi sul fronte della riscossione, si è optato per il sì all’adesione dell’opzione contenuta nella Legge di Bilancio 2023 che scade il 31 di questo mese.

A riportare la notizia, Il Mattino. 

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Il Comune di Napoli cancella le sanzioni dal 2000: cosa significa

Non c’è bisogno del passaggio in Consiglio comunale, basta una delibera di giunta. La stessa procedura vale in caso di non adesione. Altre grandi città come Milano e Roma hanno infatti annunciato che non aderiranno. La sanatoria è dunque facoltativa per i tributi a carattere locale. Di cosa si tratta? Della rottamazione delle sanzioni sulle cartelle esattoriali fino a mille euro emesse dal primo gennaio del 2000 al 31 dicembre del 2015. Cosa significa? Che la multa resta ma il contribuente che intende ravvedersi dovrà pagare il capitale ovvero la multa stessa ma non gli interessi.

La decisione di Palazzo San Giacomo è arrivata dopo i conti effettuati, e dopo che ci si è resi conto che, di fronte a una massa di cartelle esattoriali che sfiora il mezzo miliardo, le sanzioni cancellate ammontano a 70-80 milioni mentre il capitale oscilla tra i 300 e 400 milioni. 

Dall’assessorato alle finanze, retto da Pierpaolo Baretta, definiscono questa operazione una “pulizia di bilancio”: “Facciamo un’operazione di pulizia di bilancio e proviamo a incassare soldi e cartelle che sono fermi da oltre tre lustri e che pure vengono iscritte nel bilancio. In attesa di affidare la gara per la riscossione coattiva che avverrà a giorni”. Del resto si tratta di un tentativo di recuperare somme non riscosse in 15 anni, e se Palazzo San Giacomo riuscisse a recuperare solo il 10% del capitale arriverebbero nelle casse una quarantina di milioni.

Come funziona la sanatoria

Ma come funziona la sanatoria e cosa cambia con la rottamazione delle sanzioni sulle cartelle esattoriali? In generale il debito iniziale va pagato per intero, così come le somme maturate a titolo di rimborso spese per le procedure esecutive e di notifica cartelle. Non si versano invece gli interessi. Più precisamente per le multe stradali e le altre sanzioni amministrative saranno dovute le somme relative alle sanzioni, riguardando l’agevolazione gli interessi, compresi quelli di mora nonché le somme dovute a titolo di aggio.

In merito al bollo auto, invece, la rottamazione è possibile anche se il bollo spetta alle Regioni. Come si legge sui siti istituzionali che stanno trattando la materia e sono stati presi d’assalto, ciò è possibile perché “la Corte costituzionale ha stabilito più volte che questo tributo ha natura erariale”, e la sanatoria in qualsiasi parte d’Italia, è possibile a prescindere dalla volontà dell’ente. Anche qui chi aderisce alla sanatoria del bollo auto ottiene lo stralcio di sanzioni e interessi di mora, secondo la regola generale ma paga il capitale. C’è tempo peri contribuenti fino ad aprile per aderire alla rottamazione basta andare sul sito dell’Agenzia delle entrate per fare domanda.

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