Uscirà domani uno dei film più attesi dell’anno: Escobar – Il fascino del male. La pellicola è la perfetta rappresentazione della vita di Pablo Escobar, dall’ascesa criminale degli anni ’80 fino alla morte avvenuta nel 1993.
Il film è basato sul bestseller di Virginia Vallejo “Loving Pablo, Hating Escobar”, che in italiano vuol dire “Amando Pablo, odiando Escobar”. Virginia ha avuto lei stessa una relazione con il re dei traffici, e infatti nel film ci sarà Penelope Cruz a ricoprirne il ruolo. La donna, dapprima innamorata amante di Pablo, alla fine deciderà di collaborare con la giustizia, favorendone la cattura. Il film ha ricevuto il premio Goya, ed è valso la candidatura per il miglior attore protagonista a Javier Bardem, che interpret il protagonista, e la candidatura per la migliore attrice protagonista a Penelope Cruz.
L’ASCESA DEL RE DELLA COCAINA
Conosciuto come Il Re della cocaina, è considerato come il criminale più ricco della storia, con un patrimonio stimato di oltre 30 miliardi. Pablo Escobar non era nessuno, non conosceva nessuno. Da giovane, per arrotondare, rubava e rivendeva le lapidi dei defunti. Ma si è fatto strada nel mondo della droga, eliminando pian piano chiunque provasse ad ostacolare i suoi progetti. Il suo segreto: la mancanza assoluta di pietà. Per ottenere il monopolio sul mercato della droga negli Stati Uniti, Pablo Escobar doveva necessariamente sbarazzarsi della concorrenza. Così fece uccidere Fabio Restrepo, il trafficante di riferimento del mercato colombiano, assoldando anche i suoi uomini.
LE STRAGI E LA PAURA
Nel 1989 Pablo Escobar ha fatto esplodere un camion carico di 500 kg di dinamite, davanti al Palazzo dei Congressi colombiano, uccidendo 52 persone e ferendone 1000. La sua unica paura era l’estradizione negli Stati Uniti. Per evitarla, arrivò ad offrire al governo colombiano ben 10 miliardi di dollari, con lo scopo di abbattere il debito nazionale colombiano.
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IL MATRIMONIO
Escobar si sposò a 27 anni, ma sua moglie ne aveva appena tredici quando convolarono a nozze. Dopo due anni, la ‘sposa-bambina’ gli diede un figlio. Nonostante i molteplici tradimenti, lei gli è rimasta accanto tutta la vita.
PLATA O PLOMO
Il celebre motto del re della cocaina nasce dal suo modo di vedere il mondo. Plata, che vuol dire argento, sta ad indicare la prima offerta, e dunque il tentativo di corruzione. Se l’agente si rifiutava, si passa al plomo, il piombo. E dunque, chiunque esso sia, passava a miglior vita. Una stima approssimativa delle vittime fissa la cifra intorno alle 4000 persone. 1000 ufficiali di polizia, giornalisti, funzionari di governo, 2000 giudici. Vari membri dei governi o potenziali tali.
