Quindici colpi sospetti, tutti messi a segno con le stesse modalità ovvero con un fucile a canne mozze. La Procura, almeno per il momento, è però riuscita a contestargliene due, ai quali vanno ad aggiungersi due episodi di ricettazione e il reato di porto abusiva d’arma. Con queste accuse, colpiti da un decreto di fermo, sono finiti in manette Giovanni Merolla, 25anni; Paolo Sarracino, 19 anni e Achille Raiano, 26 anni.I tre componenti della banda – come riporta Il Roma – sono tutti del quartiere Miano e sono stati assicurati alla giustizia al culmine della scrupolosa indagine condotta dai carabinieri della stazione Marianella.
Gli investigatori sono risaliti a loro grazie all’analisi delle tracce che i malviventi avrebbero lasciato sulle scene dei raid da agosto scorso. Nel miri-no sarebbero finiti soprattutto distributori di carbuante, tabaccherie e utenti della strada: in quest’ultimo caso persino una guardia giurata. La banda avrebbe usato un furgoncino bianco per gli sposta-menti. Raggiunto l’obiettivo, in due, a volto coperto, scendevano e, sotto la minaccia di un fucile a canne mozze – ancora in fase di individuazione – si facevano consegnare l’incasso. Merolla, già ristretto ai domiciliari, “vantava” una condanna a dieci anni per traffico di droga per conto della Vanella Grassi.
