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sabato, Aprile 27, 2024
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Speronano un 20enne con la Smart, presi 2 giovani nel Napoletano

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Speronano un 20enne con la Smart, presi 2 giovani nel Napoletano. Stamattina gli agenti  del Commissariato di P.S. di Pompei, in esecuzione di due distinte ordinanze cautelari emesse rispettivamente dal GIP del Tribunale per i minorenni di Napoli e dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica per i minorenni di Napoli e della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno proceduto all’arresto di due giovani. Si tratta di un minorenne di Boscoreale e l’altro appena 20enne di Pompei: sono accusati di tentato omicidio commesso ai danni di un altro ragazzo di Pompei avvenuto lo scoro 30 aprile.

TENTANTO OMICIDIO PER FUTILI MOTIVI

Le indagini svolte dalla polizia di Pompei e coordinate sinergicamente dalle due Procure su citate hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due indagati in ordine al delitto aggravato dai futili motivi. Gli arrestati sono indagati, altresì, in concorso tra loro, per il delitto di tentate lesioni aggravate ai danni della stessa persona offesa.

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I fatti risalgono al pomeriggio di quella domenica quando la giovane vittima, mentre percorreva la via Passanti Flocco di Boscoreale alla guida di un ciclomotore, era stata speronata da una Smart, il cui conducente, dopo l’impatto si era dato alla fuga. A causa dell’impatto tra i due veicoli, il giovane aveva perso il controllo del ciclomotore, urtando violentemente contro le fioriere collocate sull’adiacente marciapiede e cadendo rovinosamente sul ciglio della strada.

DANNI ALLA COLONNA VERTEBRALE

Nell’occorso la vittima aveva riportato lesioni, soprattutto alla colonna vertebrale, tanto da essere sottoposto ad un intervento chirurgico per la frattura di una vertebra lombare.
II Commissariato di polizia di Pompei, con il coordinamento dapprima della Procura di Torre Annunziata e, successivamente, anche della Procura dei Minori di Napoli, procedeva agli opportuni accertamenti, acquisendo e visionando le immagini riprese dai sistemi di video sorveglianza installati in zona ed assumendo informazioni testimoniali dalla vittima nonché da altri soggetti.

All’esito di una capillare attività investigativa, è emerso che a bordo dell’auto che aveva investito la vittima vi sarebbero stati i due arrestati i quali, mentre stazionavano a bordo strada, avendo scorto il transito della persona offesa a bordo del suo scooter, si sarebbero posti al suo inseguimento, riuscendo a raggiungerla e a speronarla violentemente con la propria autovettura.

IL PRECEDENTE EPISODIO

Alla stregua delle indagini espletate, è emerso anche che l’azione violenta commessa nei confronti della persona offesa lo scorso 30 aprile non sarebbe stato un fatto isolato, bensì avrebbe rappresentato il culmine di pregressi atti di bullismo e di vessazione posti in essere nei confronti della vittima ad opera dell’indagato maggiorenne, che, già in precedenza, l’avrebbe molestata e tormentata senza alcuna apparente motivazione, e per i quali quest’ultimo è già imputato in un altro procedimento.

In particolare, nel corso delle indagini si è accertato che appena due giorni prima del tentato omicidio, cioè il 28 aprile, l’indagato maggiorenne, a bordo della stessa Smart, unitamente al coindagato minorenne, avrebbe inseguito la vittima, che viaggiava a bordo del suo scooter, e con una manovra spericolata ed insidiosa, avrebbe già tentato di investirlo e di cagionargli delle lesioni, senza peraltro riuscirci. Il maggiorenne è stato associato al carcere di Poggioreale mentre il minorenne è stato collocato in comunità a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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