La morte di Ciro Lepre avvenuta ieri sera rimescola le carte per quanto riguarda gli equilibri nel centro di Napoli. Il vecchio padrino, malato da tempo, era da un pezzo fuori dai giochi ma il nome dello ‘sceriffo’ ancora pesava tra i vicoli. Adesso il quadro è più incerto che mai. Secondo le ultime informative delle forze dell’ordine starebbe prendendo corpo una maxi alleanza nel cuore della città, dal Cavone di piazza Dante alla Pignasecca per finire ai Quartieri spagnoli. E’ questo lo scenario che si sta delineando nel cuore di Napoli: un maxi accordo che ricalca quello che fu il grande sogno di Salvatore Esposito prima che questi trovasse la morte nell’agguato di vico Nocelle nell’agosto del 2016. I tempi adesso sarebbero maturi: questa maxi alleanza comprende i gruppi del Cavone, quelli di Montesanto e i reduci degli Elia del Pallonetto. Oltre a questi ci sono i Masiello, i Mazzanti e i Trongone (un tempo dominanti su Rua Catalana ma da tempo stabilitisi alla Sanità presso vico San Felice). Tutti avrebbero deciso di aderire al maxi accordo che vede i Mariano ‘testa di ponte’ su tutto il centro storico e in alleanza con i grandi clan dell’area nord.
Di questa situazione ne avrebbero fatto le spese due ras emergenti del Cavone che si sarebbero allontanati dal loro quartiere trovando rifugio a Marano. Proprio il Cavone è la zona dove si registrano maggiori tensioni: qualche settimana fa un uomo vicino ai Mazzarella è stato pestato a sangue mentre si recava da un professionista della zona. L’uomo è stato anche rapinato del T-Max, dell’orologio e di diverse migliaia di euro.
