giovedì, Agosto 14, 2025
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Chiara Tramontano presenta il libro su Giulia: “Mia sorella non è un simbolo ma una persona”

Chiara Tramontano presenta a Napoli, il libro “Non smetterò mai di cercarti – Ogni parola è un passo verso di te, Giulia”. Con la famiglia e tutte le persone amiche che conoscevano Giulia si prova ad andare avanti nel suo ricordo. Si racconta che Giulia era e resta una persona, non il caso mediatico. Giulia Tramontano è stata uccisa dal compagno mentre aspettava il suo bambino, Thiago, al settimo mese di gravidanza.

Chiara Tramontano: “Il termine femminicidio non va eliminato. Per la morte di Martina Carbonaro provo sconforto”

Durante la presentazione, presso la Feltrinelli di Piazza dei Martiri, Chiara Tramontano si espone sul termine femminicidio che secondo alcuni andrebbe eliminato. Da sorella di una vittima di tale atto, si dice contraria poiché l’omicidio è un tipo di reato che poco ne restituisce il senso, attraverso la terminologia. Come il genocidio, il femminicidio prevede l’odio dell’assassino verso la vittima. Chi auspica all’eliminazione del termine, sta chiudendo gli occhi su di un’emergenza sociale.

Chiara Tramontano prende posizione anche sul recente femminicidio di Martina Carbonaro e difende la madre della 14enne di Afragola ammazzata dall’ex fidanzato. Il dolore di una madre e la poca lucidità nel gestirlo dovrebbero essere compresi eppure si è sempre pronti a giudicare. Le parole rispetto alla scomparsa di Martina sono di una ragazza non indurita dalla propria sofferenza. Davanti all’ennesima vittima c’è solo la consapevolezza di vivere in un mondo in cui alle parole gelato ed estate non dovrebbe esserne associata una terza: morte. In merito, poi, ai commenti e ai giudizi nei confronti della madre di Martina Carbonaro, Chiara Tramontano ha continuato:

 “Guardo mia mamma e penso che sia stata una roccia. Non ha sbagliato niente. Parliamo tanto di solidarietà e le prime a giudicare la madre di Martina sono state le donne dicendo che non ha versato una lacrima, che ha fatto un video tik tok. Vorrei solo dire loro che se fosse capitato loro di perdere una figlia, cosa avrebbero fatto? Si sarebbero buttate giù, probabilmente. Siamo tutti pronti a giudicare dinnanzi ad una tragedia immane. Martina ha sofferto 14 minuti, la madre soffrirà la sua eterna vita.  Mi sono sentita più svilita da come il mondo ha reagito alla reazione della sua famiglia più che dall’atto in sè. Nessuno ci insegna come reagire al dolore”.

Chiara Tramontano: “Giulia avrebbe badato ai sentimenti altrui. Io ho fatto più di una critica in questo libro. E’ stato il mio modo di prendermela un po’ con tutti”

“Non smetterò mai di cercarti” non è un manuale di sopravvivenza al dolore piuttosto il racconto di come la famiglia di una vittima di femminicidio vorrebbe, soprattutto nell’immediato e durante il processo, rinchiudersi nel proprio sentire eppure tutto il rumore intorno si triplica. All’interno del libro, Chiara Tramontano non lascia spazio a fraintendimenti. Anche il giornalismo morboso, senza fare di tutt’un erba un fascio, è parte integrante di una bella fetta di sofferenza. Il continuo chiedere oppure il voler riprendere le lacrime di un genitore, disturba. Altri motivi di sofferenza, racconta la sorella di Giulia Tramontano, sono il chiedere una foto in posa a fine processo e il voler sapere l’opinione dell’assassino sul processo e l’ascoltare che lui, in carcere, la sogna.

Il libro “Non smetterò mai di cercarti”, edito da Cairo, è il tentativo di attraversare quel dolore sempre costante e che, a fasi, alterne fa crollare tutta la famiglia. La famiglia Tramontano è di Sant’Antimo e tra quelle strade sono cresciute due sorelle molto diverse. Giulia slanciata, bionda e sempre al passo con la moda. Chiara, più riservata e studiosa. Entrambe, però, con valori e principi sani.

 Chiara Tramontano racconta del suo rapporto anche conflittuale con la sorella: dalla scaramuccia del chiodo da adolescenti al poco dialogo rispetto alla relazione con quell’uomo che poi, ha rivelato indossare una maschera. Il rammarico, forse, più grande di Chiara Tramontano è l’aver smesso di ascoltare perché non condivideva le scelte della sorella. Da questa tragedia ha imparato che nonostante alcune decisioni non si condividano, i rapporti non si chiudono.

Il libro si chiude con una lettera che Chiara Tramontano scrive ed indirizza alla nipotina Giulia. La sua nascita è stato l’unico pianto di gioia della famiglia Tramontano dal 2023, anno della scomparsa di Giulia e Thiago.