Stanotte i Carabinieri dei Nucleo Investigativo di Napoli daranno esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere (19 posizioni, di cui 5 già detenuti per altra causa tra cui il capo clan) e degli arresti domiciliari (2 posizioni), emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 21 soggetti gravemente indiziati – a vario titolo – di associazione di tipo mafioso, estorsioni, accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, ricettazione ed evasione, reati aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.
Le indagini contro l’Alleanza di Secondigliano
Le complesse ed articolate indagini sviluppate – tra il 2022 e il 2023 – dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Napoli, anche mediante massive attività tecniche, e coordinate dalla DDA di Napoli hanno svelato i segreti della mala napoletana.
Documentare la perdurante operatività del clan Licciardi e dei gruppi criminali ad esso associati, facenti parte del potente cartello dell’Alleanza di Secondigliano, storicamente attivo ed egemone nella parte settentrionale di Napoli e nella provincia partenopea. Inoltre è stato delineato l’organigramma e i ruoli degli affiliati.
Un clan che terrorizza
Scoperta la commissione di diverse estorsioni contro i commercianti, di soggetti dediti alle truffe informatiche, nei cui confronti il clan ha rivendicato parte dei proventi illeciti, e di un’occupante abusiva di un alloggio popolare, costretta a versare 16mila euro per continuare ad abitare nella casa.
Acclarata che gli indagati, mediante la forza intimidatrice camorristica, si sono più volte adoperati a recuperare illecitamente i crediti di terzi soggetti, su richiesta di quest’ultimi, che talvolta sono risultati estranei ai circuiti criminali.
Clan Licciardi, vecchi e nuovi capi
L’indagine fotografa sostanzialmente le dinamiche e le relazioni della famiglia Licciardi a seguito dell’arresto del capo famiglia Maria, avvenuto il 7 agosto 2021, e l’uscita dal carcere del luogotenente Paolo Abbatiello avvenuta il 10 luglio 2021. Il Nucleo Investigativo carabinieri di Napoli, nel corso dell’indagine, documentava la struttura verticistica della famiglia Licciardi e la reggenza del clan, affidata a Abbatiello. Dal mese di marzo 2022 iniziavano le operazioni di monitoraggio di Luigi Esposito, personaggio legato fortemente ad Abbatiello, al quale era stato affidato un ruolo operativo all’interno della famiglia.


