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domenica, Maggio 19, 2024
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Colpo al gruppo narcos di Nardiello, scoperti gli accordi con la camorra

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Colpo al gruppo narcos di Nardiello, scoperti gli accordi con la camorra. Ieri i finanzieri dei Comandi provinciali di Salerno e partenopei hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Salerno, su richiesta della Dda salernitana, nei confronti di 8 persone per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e altri reati correlati. L’ordinanza dispone la custodia in carcere per 6 indagati e i domiciliari per gli altri 2.

Le indagini sono scattate a seguito dell’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco contro l’abitazione del figlio di un uomo sospettato di ricoprire un ruolo apicale nell’ambito della criminalità organizzata dell’agro nocerino-sarnese, all’epoca dei fatti sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Scalea, nel complesso residenziale denominato Parco Roma.

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Destinatari delle misure eseguite, con destinazione carcere, sono: Domenico Tamarisco, 49 anni, Patrizio Fiume, 41 anni, Luigi Vicidomini, 38 anni, Salvatore Maiorino, 34 anni, Gianluca Rovito, 51 anni, e Pietro Santagada, 28 anni; disposti i domiciliari, invece, per Daniela Ienaro, 42 anni, ed Enrico Uda, 51 anni.

I LEGAMI CON LA CAMORRA DI TORRE ANNUNZIATA

Dalle indagini è emersa l’esistenza di un gruppo dedito allo spaccio di droga capeggiato da Domenico Tamarisco, detto Nardiello, con precedenti specifici e sottoposto a sorveglianza speciale a Scalea. L’uomo, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si sarebbe posto quale elemento di collegamento tra soggetti riferibili a clan camorristici di Torre Annunziata e altri affiliati a cosche calabresi attive nel Reggino, con lo scopo di reperire ingenti partite di cocaina a prezzi di favore da trasferire in Campania.

Tamarisco si sarebbe servito di sodali calabresi conosciuti durante la sua permanenza a Scalea, in particolare Gianluca Rovito e Pietro Santagada, per essere scortato a summit organizzati in Campania con esponenti della criminalità dell’agro nocerino-sarnese, di Torre Annunziata e di Napoli, con i quali avrebbe intrattenuto affari illeciti.

SPACCIO SULL’ASSE CALABRIA-CAMPANIA

Secondo l’articolata e rigida ripartizione di compiti, Tamarisco avrebbe ricoperto una posizione di vertice e di coordinamento dell’attività, occupandosi dell’approvvigionamento della droga, mentre i calabresi Rovito e Santagada e il nocerino Maiorino si sarebbero occupati del trasferimento dello stupefacente dalla Calabria alla Campania.

Nell’ambito delle indagini, il 13 gennaio 2022, le Fiamme gialle del nucleo di polizia economico-finanziaria di Salerno e di Napoli hanno sottoposto a controllo un’auto, procedendo al sequestro di 6 panetti di cocaina per un peso complessivo di oltre 7 kg, nascosti all’interno di vani situati nel bagagliaio e sotto il cruscotto.

La droga, del valore di mercato di oltre 4 milioni di euro, sarebbe stata destinata ad esponenti della criminalità organizzata dell’area oplontino e dell’agro nocerino-sarnese. Tra le contestazioni mosse a Tamarisco vi è quella relativa all’acquisto di un carico di 200 kg di cocaina provenienti dalla Calabria.

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