La misura è colma. A dirla tutta, era colma già da un po’. La sfida si gioca tra chi è più negligente. O anche, tra chi la spara più grossa. Anche se, a dire il vero, il Presidente De Laurentiis sarebbe tenuto a pagare un “canone di fitto” per l’utilizzo dello stadio San Paolo. Il cesso, come lo chiama lui, costa 20mila euro a partita. Più il 10% degli incassi. Certo, non è un affitto basso ma, insomma, è lo stadio San Paolo. Non un appartamento di periferia. Stando a quanto risulta al Comune di Napoli, documenti alla mano, il Presidente (del Bari, nda) non paga l’affitto dal lontano 2014. Negli anni, al netto della negligenza dell’Amministrazione in quanto gestione degli impianti sportivi cittadini, il Napoli non ha versato mezzo euro nelle casse comunali. Eppure, volendo considerare il peso specifici e l’area di competenza dei “duellanti”, risulta chiaro come un privato – virtuoso – che si occupa di calcio e che utilizza lo stadio cittadino debba onorare gli impegni presi con l’Amministrazione.
La convenzione non firmata è la chiave tattica che De Laurentiis utilizza contro il Comune
Ed è qui che stanno sia il trucco che l’inganno. De Laurentiis non ha mai firmato la convenzione proposta dall’Amministrazione. La convenzione avrebbe certificato i canoni da pagare, i periodi di fitto, alcune limitazioni di prezzo per quanto riguarda i settori popolari ed altri dettagli. Non firmando la convenzione, De Laurentiis può farsi forza con il beneficio del contraddittorio. Può affermare che il San Paolo è un cesso e vendere biglietti a prezzi altissimi. Anche per i settori popolari. Può attaccare il Governo della città e negare gli accrediti ai politici che gli sono nemici. Può metterla sul piano comunicativo che più gli conviene, come in questo caso. Così facendo, prende tempo e usa il San Paolo come vuole, in attesa di sviluppi. Ossia, senza pagare. Come dal 2014. Solo che il Comune, attraverso l’Assessore Borriello, ha fatto sapere che non tergiverserà oltre. Pagare per avere le chiavi dello stadio, altrimenti niente da fare. Intanto, il 16 settembre è in programma Napoli-Fiorentina, una sfida già importantissima. Che potrebbe giocarsi anche altrove, a questo punto.
